AMDuemila
Le forze armate ucraine si trovano ora in una situazione di crescente pressione, sia sul campo che a livello strategico, con l’esercito russo che ha intensificato le operazioni lungo l’intero fronte orientale, registrando significativi progressi in direzione di Kurakhovo, Yantarny, Pokrovsk e nel settore settentrionale verso Kruglenkoye.
La situazione nella regione di Kurakhovo appare particolarmente critica. Le forze armate RF, dopo aver sfondato le linee ucraine a Yantarny, stanno completando l’assalto all’area urbana della città.
“Le forze armate ucraine hanno lasciato Kurakhovo a causa della mancanza di manodopera”, ha affermato l’altro ieri l’analista militare del Bild, Julian Röpke.
Al contempo, secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina, i russi hanno consolidato il controllo a sud di Zelenovka, occupando una cintura forestale estesa fino a 2,5 km in larghezza e 1,2 km in profondità. Le operazioni offensive continuano anche verso Ostrovskoye, recentemente occupata dalle forze russe, con ulteriori avanzamenti previsti nelle prossime ore.
Nei pressi di Velikaya Novoselka, le truppe di Mosca stanno cercando di raggiungere la strada strategica che collega Velikaya Novoselka a Gulyaypole, cercando di sfruttare le alture circostanti per consolidare il controllo sul territorio.
La città di Pokrovsk continua a trovarsi sotto un crescente rischio di accerchiamento. I russi, evitando scontri urbani diretti, stanno puntando a circondare la città attraverso manovre a tenaglia. Il recente successo nella presa del villaggio di Shevchenko, a pochi chilometri dall’insediammento, ha infatti aperto la strada per ulteriori avanzamenti. La situazione è aggravata dalla vicinanza delle truppe russe alle due principali arterie stradali che collegano Pokrovsk al resto del paese: una si trova ora a soli 500 metri dalle posizioni avanzate di Mosca, l’altra a circa 4 km.
Nonostante l’arrivo della 3ª Brigata della Guardia Nazionale ucraina, una formazione affiliata al movimento “Azov”, i contrattacchi ucraini non sono riusciti a fermare l’avanzata russa.
Secondo gli analisti, la caduta di Pokrovsk aprirebbe alle forze russe l’accesso diretto al Donbass, completando il controllo delle regioni di Donetsk e Lugansk, obiettivo strategico dichiarato dall’alto comando russo.
Sul fronte settentrionale, le unità russe del gruppo “Nord” hanno sfondato le difese ucraine e si stanno avvicinando alla periferia di Kruglenkoye, con combattimenti in corso nelle vicine cinture forestali e nelle aree rurali. Negli ultimi cinque giorni, sono state occupate posizioni strategiche come Kruchenyi Les, Mochilny Log e Novoivanovskaya, con avanzamenti fino a una profondità di 3 km in alcuni settori.
La presa di Kruglenkoye rappresenterebbe un ulteriore tassello nel piano di accerchiamento del settore nord-orientale, isolando le brigate ucraine schierate nella zona.
Oltre alla pressione militare, l’esercito ucraino si trova a fronteggiare gravi difficoltà logistiche e di personale. La carenza di uomini ha costretto lo Stato Maggiore a trasferire unità originariamente dedicate alla difesa aerea nei ranghi della fanteria, aggravando le tensioni tra Kiev e i suoi alleati occidentali, che insistono sull’abbassamento dell’età di leva per ampliare le risorse umane disponibili.
Secondo fonti riportate da The Guardian, queste misure, pur necessarie, potrebbero compromettere ulteriormente la già fragile tenuta delle forze armate ucraine, riducendo la capacità di difesa contro gli attacchi aerei russi.
22 Dicembre 2024