Sfiorato l’incidente tra le due superpotenze nelle acque prospicenti la Corea del Nord alla vigilia del viaggio di Trump in Estremo Oriente. Gli F-18 americani sono decollati dalla portaerei Reagan per far allontanare i velivoli sovietici arrivati a 130 km dalla flotta Usa
WASHINGTON – Alla vigilia dell’arrivo del presidente Usa Donald Trump in Giappone, prima tappa di un lungo viaggio che lo vedrà in Corea del Sud, Cina, Vietnam e Filippine, si è sfiorato un incidente militare nelle acque del Mar del Giappone, prospicenti la Corea del Nord, la minaccia n.1 di Washington con i suoi missili balistici intercontinentali (Icbm) e le sue testate atomiche.
Due caccia-bombardieri F-18 Hornet della portaerei a propulsione nucleare Uss Ronald Reagan sono decollati per intercettare e far allontanare due enormi bombardieri strategici russi Tu-95 Bear, avvicinatisi fino a 130 km dalla flotta Usa. L’operazione, riferisce Cnn, si è svolta con professionalità e senza creare rischi – come è invece accaduto altre volte tra jet russi e Usa.
In questo momento, per la prima volta, ben tre portaerei Usa, la Uss Nimitz, la Uss Theodore Roosevelt e la Reagan – scortate dalla loro forza d’attacco formata da una decina tra incrociatori, cacciatorpedinieri e sottomarini – si trovano contemporaneamente nel Pacifico orientale.