di Andrea Montella
Carissime compagne e compagni
il presidente francese Macron ha fatto nei giorni scorsi un discorso, parlando alla Conferenza degli ambasciatori, di grande apertura e solidarietà verso l’Italia, partendo dal caso della nave Diciotti e dai 150 migranti.
Come mai un discorso così autocritico e di attacco alle politiche fatte dall’Europa e dalla Francia e che qui sotto riportiamo? Come non ricordare a Macron, il comportamento dei gendarmi francesi alla frontiera di Ventimiglia nei confronti delle vittime delle guerre imperialiste e delle politiche di rapina in Africa e Medio Oriente? In cui la Francia ha un ruolo assai aggressivo, vedi il caso Libia-Gheddafi.
Credo che l’atteggiamento di Macron sia dovuto al viaggio del ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria, nella comunista Repubblica Popolare Cinese che ha sicuramente spaventato il presidente francese, che è uomo dei Rothschild (*), da anni impegnati nel tentativo di far degenerare, in senso capitalista, il paese comunista.
Da ultimo spicca l’annuncio della Banca d’Italia che inizierà a diversificare le proprie riserve valutarie includendo il renminbi e quindi titoli di stato cinesi. Faccio notare che Pechino sta da un po’ di tempo portando avanti una strategia di internazionalizzazione della sua moneta.
Con queste aperture internazionali alla Cina comunista, l’Italia si troverebbe avvantaggiata, nel gigantesco mercato asiatico, rispetto alla Francia e ai suoi banchieri d’affari ben inseriti nella Bce e nella Federal Reserve americana.
Comunque Macron tenta di aggirare il problema aumentando il controllo che la Francia ha messo in piedi contro l’Italia, tramite la creazione dell’esercito europeo. Un controllo sorto con la complicità angloamericana-Nato e tedesca, che ha portato all’assassinio di Aldo Moro e Enrico Berlinguer, per impedire agli ultimi Resistenti, tramite le privatizzazioni dei tesori di casa nostra: Iri, Eni, Enel, Banche di Stato, che il modello economico-sociale nato dal programma della nostra Costituzione, si espandesse in tutta Europa e in Africa, dove i francesi avevano e hanno colonie. Un sistema che ci aveva fatto diventare, pacificamente, dal dopoguerra ai primi anni Ottanta, la quarta potenza mondiale, dopo Usa, Urss, Giappone.
Oggi occorre rilanciare in Europa non gli eserciti ma i valori nati dalla Resistenza contenuti nel programma della nostra Costituzione, facendola diventare, dopo un approfondito dibattito in tutta Europa la Carta di tutti i cittadini d’Europa.
Questo progetto politico e sociale era ed è parte del programma dell’Eurocomunismo che noi delle Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer portiamo avanti nelle nostre tesi ed ha lo scopo di lavorare e lottare per uscire dalla Nato e creare un’Europa pacifica e neutrale.
Saluti comunisti
________________________________________
Migranti, Macron: “Quel che è successo in Italia causato dall’assenza di solidarietà Ue. Da xenofobi denunce senza soluzioni”
Il presidente della Repubblica francese, parlando alla Conferenza degli ambasciatori, ha affrontato tra le altre cose anche il tema degli arrivi in Europa dopo il caso Diciotti. Ha riconosciuto una mancanza di aiuto tra i singoli Stati membri, ma ha attaccato i “populisti” che “cercano solidarietà da parte di quelli da cui vogliono separarsi”
27 agosto 2018