Il politico leghista e il guru della destra americana sono uniti da Novae Terrae, una fondazione che finanzia organizzazioni anti abortiste in tutta Europa. Ma che, nel curriculum del senatore, non compare.
C’è una sottile linea di cieco integralismo che lega Steve Bannon, diverse società offshore imbottite di soldi russi e azeri e Simone Pillon, il legale bresciano che, diventato senatore con la Lega di Salvini, vuole riscrivere le leggi italiane su divorzio, matrimonio, affido dei figli e diritto all’interruzione di gravidanza. Il legame è Novae Terrae, una fondazione integralista cattolica, creata nel 2005 dall’ex deputato dell‘Udc e del Ppe (Partito popolare europeo) Luca Volonté e che si batte «per il diritto alla vita di ogni essere umano, dal concepimento alla morte naturale» e contro quelli che chiama sul suo portale «’Nuovi diritti umani‘», elencando tra essi il «”diritto all’aborto” o “alla dolce morte”, il presunto “diritto al matrimonio” per coppie composte da persone dello stesso sesso o il valore della “laicità” dello Stato». Insomma una fondazione che rappresenta l’ala più reazionaria del cattolicesimo e che, a partire dal 2012, e per diversi anni, secondo un’inchiesta pubblicata dal settimanale L’Espresso, è diventata il bancomat delle associazioni integraliste e anti abortiste di mezza Europa. Nel 2015, dopo che un’inchiesta della procura di Milano ha messo nel mirino Novae Terrae per aver ricevuto fondi da una società di telecomunicazioni azera attraverso una serie di altre compagnie straniere e ha ipotizzato per Volonté i reati di corruzione e riciclaggio – reati da cui è stato assolto nel febbraio del 2018, la fondazione ha cambiato direttivo, accogliendo proprio il senatore Pillon. I legami con le altre associazioni anti abortiste proseguono, anche se in senso contrario: mentre prima i fondi partivano da Novae Terrae ora è la fondazione a ricevere contributi da altre associazioni come CitizenGo o altre personalità, come il presidente di ProVita, Antonio Brandi, salvo commissionare all’Università Cattolica di Milano, come ricorda L’Espresso, uno studio su «l’indice globale della famiglia» al costo di 24 mila euro. Eppure il legame tra Pillon e la fondazione è stato ricostruito dal settimanale tramite documenti esclusivi, ma non appare nel curriculum del senatore il cui disegno di legge ha provocato proteste della società civile, delle organizzazioni che si occupano di violenza sulle donne e anche l’allarme delle Nazioni Unite. Forse perché non pare proprio un fiore da portare all’occhiello.
QUEI FLUSSI DI DENARO ALL’ISTITUTO SPONSORIZZATO DA BANNON
Tra il 2012 e il 2014 come ha attestato l’Occrp (Organized crime and corruption reporting project, progetto di giornalismo investigativo che si occupa di crimine e corruzione, ndr) la Novae terrae ha ricevuto 19 pagamenti per un totale di un milione e 990 mila euro da tre differenti società – Hilux Services, Polux Management e Metastar Invest – giustificati da un servizio di consulenza non meglio specificato. Questo denaro, parte di un flusso più cospicuo che coinvolge società russe, è stato indirizzato a organizzazioni cattoliche reazionarie: secondo la ricostruzione dell’Espresso nel 2014 12mila euro sono andati a Banjamin Harnwell, fondatore del Dignitatis Humane institute (Dhi), istituto cattolico con sede in via delle Fornaci a Roma che fa riferimento ai cardinali più a destra della Curia romana, spesso rappresentanti della curia americana come Raymond Leo Burke. E dagli Usa, anzi dalla ultra destra americana, arriva anche il maggiore sponsor dell’istituto, Steve Bannon, le cui dichiarazioni risultano bene in vista in alto a destra sul sito dell’organizzazione. Bannon è stato anche relatore via Skype a una conferenza organizzata da Harnwell e soci in Vaticano. L’uomo che vuole distruggere l’Europa appoggia le associazioni integraliste europee che ben si sposano con un nazionalismo spinto oltre che con la profonda intolleranza verso i diritti delle donne. Oltre al Dhi, Novae Terrae, secondo l’Espresso, ha finanziamento generosamente anche lo Iona institute, think tank che ha condotto le campagne contro le unioni civili e l’aborto in Irlanda e CitizenGo organizzazione spagnola che ha firmato anche in Italia campagne contro la 194. A CitizenGo, Novae Terrae ha donato in pochi anni 47mila euro, per finanziare diverse iniziaitive, alcune anche limitate alla città di Madrid, ma tutte con il diritto all’aborto nel mirino. Il favore è stato contraccambiato dopo l’inizio dei guai giudiziari di Volonté e quindi dopo l’entrata nel direttivo del senatore Pillon. Oltre ai soldi di ProVita e a quelli dell’associazione spagnola, Novae Terrae ha ottenuto anche finanziamenti dall‘Ungheria e pure dalla segreteria di stato del Vaticano. Del resto se la Santa Sede ha accolto seppure virtualmente l’intervento di Bannon, può tranquillamente abbracciare Pillon e i suoi progetti oscurantisti. Che mettono tutti insieme il peggio degli uomini della destra americana, di quella russa e quelli che governano davvero Roma.
20 novembre 2018