L’ingegnere De Cola ha prontamente risposto alle critiche su un possibile “conflitto d’interessi” con una nota inviata alla Gazzetta del Sud e a Tempostretto.it. “Conflitto di interessi è la possibilità di trarre vantaggi, anche economici, da una decisione che dipende in qualche modo dallo stesso soggetto”, scrive l’assessore della Giunta Accorinti. “L’inserimento o meno, del progetto Pilone nel Masterplan non porterà un solo centesimo nelle mie tasche né di nessuno dei soggetti che hanno a qualsiasi titolo collaborato con il mio studio, né produrrà alcun altro vantaggio, neppure in prospettiva. L’inserimento mira a finanziare le somme necessarie all’espletamento della gara e ai collaudi che in nessun modo potrebbero essere assegnati al soggetto che ha redatto il preliminare; il lavoro fatto a suo tempo (2011-2012), anche dal mio studio, si è definitivamente concluso con la validazione da parte del RUP avvenuta nel febbraio 2013 e la parcella relativa sarà pagata (o non pagata) indipendentemente dal Masterplan o da qualunque altra cosa l’Amministrazione presente o futura deciderà di fare del progetto”. Per l’ing. de Cola, dunque l’argomento è chiuso, con buona pace – secondo lui – di chi ha sollevato una questione che invece pesa come un macigno sulla credibilità della “rivoluzione dal basso” tanto decantata dal sindaco Renato Accorinti.
Nei mesi scorsi, abbiamo presentato insieme ai consiglieri comunali Nina Lo Presti e Gino Sturniolo uno studio sui maggiori creditori del Comune di Messina alla luce del Piano di riequilibrio finanziario lacrime e sangue varato dall’amministrazione Accorinti. Ebbene, tra questi creditori comparivano insieme i progettisti “Buffi Giampiero – Pier Paolo Baldo di Vinadio e Studio De Cola Associati” per un valore complessivo di 424.467,27 euro relativamente al pagamento dovuto a prestazioni professionali espletate per la “Sistemazione del basamento del Pilone per la realizzazione di opere per la fruizione del mare e attrezzature turistiche”; “competenze tecniche lavori di riqualificazione Capo Peloro Transazione G.M. 770/2012” e “Incarico progettazione definitiva dei parcheggio a raso di Torre Faro”. Anche in quell’occasione l’assessore De Cola e lo stesso sindaco Accorinti negarono qualsivoglia esistenza di “conflitti d’interesse” tra il contribuire alla stesura di un piano di riequilibrio e trovarsi poi, nel momento della sua approvazione, a beneficiarne e poter finalmente riscuotere il credito. Valutazioni quelle degli amministratori certamente discutibili, perlomeno sotto il profilo etico-politico.
Oggi con la pubblicazione della lista dei progetti presentati dallo Studio de Cola e delle opere già realizzate, in via di realizzazione o in attesa di approvazione, incidenti sul territorio comunale di Messina, il tema “conflitto d’interessi” e comunque dell’opportunità che uno dei maggiori progettisti della (detestabile) storia urbanistica peloritana continui a fare da assessore all’urbanistica della stessa città diventa ancora più preponderante. Non fosse altro per la portata di alcuni progetti e di alcune opere progettate e realizzate, sicuramente assi discutibili dal punto di vista della compatibilità paesaggistica e ambientale (e per questo in passato osteggiate dagli ambientalisti e da gruppi politici e associazioni che hanno dato vista al progetto elettorale di Renato Sindaco): la cementificazione di Capo Peloro e della Zona Falcata, porti e porticcioli ovunque, il deturpante Centro Neurolesi sui Peloritani, ecc.
30 dicembre 2015
2 Comments
Ci è pervenuta (come mail) la seguente comunicazione che riportiamo integralmente:
Spett.le redazione
in merito all’articolo del dott. Antonio Mazzeo invio il comunicato stampa già inviato alle testate nazionali.
Cordiali Saluti
sergio de cola
In merito al presunto conflitto di interessi che il dott. Antonio Mazzeo individua nei confronti del sottoscritto, desidero evidenziare quanto segue.
Conflitto di interessi è la possibilità di trarre vantaggi, anche economici, da una decisione che dipende in qualche modo dallo stesso soggetto. Chiedo quindi, soprattutto per darne conto ai lettori, se può indicare i vantaggi, anche e non solo economici, che deriverebbero a me stesso, o a persone a me vicine professionalmente, dall’eventuale accoglimento delle proposte inserite nel Masterplan. A me sfuggono, e certamente non sono noti a tutti coloro che sanno invece di cosa si stia parlando, a chiunque abbia appena approfondito l’argomento, a chi ha avuto voglia di andare a guardare gli atti, tutti pubblici, che definiscono inequivocabilmente questa storia.
Il progetto del basamento del Pilone di Torre Faro trae origine da un concorso internazionale di idee svoltosi nel 1999-2000 (circa 13 anni prima dell’insediamento della giunta Accorinti) vinto da un raggruppamento di professionisti (prof. Arch Jan Pierre Buffi di Parigi, prof. arch. Pier Paolo Balbo di Roma, studio De Cola Associati di Messina). La prestazione professionale richiesta si è definitivamente conclusa, con la validazione da parte del RUP, prima dell’insediamento di questa Giunta e quindi la situazione contrattuale non potrà in nessun modo variare indipendentemente da qualunque scelta sarà assunta dall’Amministrazione, attuale o futura, in merito al progetto.
Nell’interesse dei lettori, desidero precisare al dott. Mazzeo, ed a quanti concordino con lui, che l’inserimento o meno, del progetto “Pilone” nel Masterplan non porterà un solo centesimo nelle mie tasche ne’ di nessuno dei soggetti che hanno a qualsiasi titolo collaborato con il mio studio, ne’ produrrà alcun altro vantaggio, neppure in prospettiva. Infatti l’inserimento nel Masterplan è finalizzato a finanziare le somme necessarie all’espletamento della gara ed ai collaudi che in nessun modo potrebbero essere assegnati al raggruppamento vincitore della gara internazionale. Mentre la possibilità di utilizzare il lavoro come referenza curriculare si è ovviamente già consolidata con la validazione del progetto, intervenuta come già detto, prima che io accettassi l’incarico che il sindaco Accorinti mi ha chiesto di ricoprire.
In merito all’opportunità, ovviamente adeguatamente valutata, di inserire o meno il progetto tra quelli inviati al governo per la definizione del Masterplan, evidenzio che l’elenco dei progetti è stato concordato tra tutti i sindaci della città metropolitana di Messina (108 comuni), rispetta appieno le caratteristiche richieste dal governo e riponde ad una reale esigenza di intervenire sul pilone. Può essere smentito ?
Questi sono i fatti, non esiste e non potrà esistere nessun conflitto, ne’ latente ne’ conclamato e neanche possibile. Sono comunque disponibile a incontrare il dott. Mazzeo e quanti lo ritenessero utile, per un confronto trasparente e mi auguro chiarificatore, anche a beneficio dei tanti (forse troppi?) commentatori che sono intervenuti.
Ringrazio per l’attenzione che si vorrà dare a questa nota.
Sergio De Cola
ing. Sergio De Cola
Assessore ai rapporti con il Consiglio, all’Urbanistica, alla Protezione Civile e ai Lavori Pubblici
del Comune di Messina
Ci sembra corretto informare i lettori che Antonio Mazzeo ha puntualizzato all’Ing. Sergio De Cola con altri post dai titoli:
“Capo Peloro e il conflitto d’interessi dell’assessore di Accorinti” (http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/2016/01/leco-incompatibilita-dellassessore.html) e “L’eco-incompatibilità dell’assessore ingegnere del Comune di Messina” (http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/2016/01/leco-incompatibilita-dellassessore.html) Post, quest’ultimo, che verrà pubblicato domani, anche, su questo sito.