Una cosa che ha tentato nel suo imponente lavoro Karl Marx ecc. è stato quello di andare controcorrente raccontando le cose come stanno realmente rispetto alle fandonie raccontate dagli oppressori capitalisti.
Una dimostrazione delle falsità pro-capitaliste divulgate sui vari media le abbiamo in questo recente post dove un (nientemeno), “Prorettore alle Relazioni Internazionali dell’Università di Genova, docente di Filosofia della scienza e Metodologia delle scienze umane“, ci racconta di un paese senza, probabilmente, conoscerlo perché parla di “partito unico” mentre ve ne sono molti altri. Infatti, l’esperto sul post si contraddice poco dopo, parlando con quel risentimento liberldemocratico in modo dispregiativo di “elezioni sostanzialmente formali“, dimostrando il suo esatto contrario. Basti dire che:
“La Cina è un paese multipartitico, in quanto oltre al Partito Comunista al governo esistono anche altri otto partiti, ossia il Comitato rivoluzionario del Guomindang cinese, la Lega democratica cinese, l’Associazione cinese per la costruzione democratica nazionale, l’Associazione cinese per la promozione democratica, il Partito Democratico degli operai e contadini, il Partito Zhi Gong, la Società Jiu San e la Lega per l’autonomia democratica di Taiwan.“
Tanta è la rabbia del capitalismo occidentale che si è trasformata in bile perché non è riuscito a stravolgere lo stato dell’arte della Cina, in quanto paese in cui
“I vari partiti democratici godono di libertà politica, indipendenza organizzativa e parità di posizione legale. Le direttive fondamentali della cooperazione tra il PCC e i vari partiti democratici sono “coesistenza a lungo termine, supervisione reciproca, trattamento sincero e condivisione della buona e cattiva sorte”.”
I vari partiti democratici non sono partiti all’opposizione, ma partecipano alla vita politica. Al momento numerosi membri dei partiti democratici assumono importanti incarichi nei Comitati permanenti ai vari livelli dell’Assemblea Popolare Nazionale e della Conferenza Consultiva Politica, negli organismi di governo e nei vari dipartimenti economici, culturali, dell’educazione e scientifici.“ [1]
La Cina, a cui dobbiamo grande rispetto, riesce ad essere un baluardo di pace nel mondo. Una fattiva e concreta dimostrazione che la cooperazione e la solidarietà possono diventare un fatto compiuto e non solo una mera enunciazione di principio.
Una cosa dovrebbe far riflettere questi soloni, sul come mai (da che c’è stata la rivoluzione comunista) in Cina, non vi siano state guerre sia in casa propria che oltre i loro confini, contrariamente al modello occidentale che ne hanno fatte una dietro l’altra?
Altra cosa che dovrebbe stimolare questi esperti è vedere in quali aree geografiche avviene l’ultimo dato dell’UNICEF sullo sfruttamento minorile ?
Poi, serenamente, si potrà riparlarne.
MOWA