di Antonio Mazzeo
L’edizione 2015 dell’importante esercitazione di guerra ha preso il via il 10 maggio con una complessa operazione navale nel Mar Persico, mentre dal 18 al 26 maggio i war games si sono trasferiti nel deserto coinvolgendo reparti terrestri, elicotteri e aerei di 22 paesi – più gli “osservatori” di altre 5 nazioni – tra cui Arabia Saudita, Bangladesh, Francia, Germania, Gran Bretagna, Kuwait, India, Italia, Qatar, Russia, Sri Lanka, Stati Uniti d’America. Per il nostro paese hanno partecipato a “Ferocious Falcon” alcune unità dell’Esercito messe disposizione dal 7° Reggimento “Bersaglieri” di stanza ad Altamura, Bari (inquadrato nella Brigata meccanizzata “Pinerolo”) e dal 6° Reggimento “Lancieri di Aosta” (Brigata Meccanizzata “Aosta” di stanza in Sicilia), dell’Aeronautica, del 1° Reggimento Carabinieri del “Tuscania” (Livorno) e dei Fucilieri di Marina (Brigata “San Marco”).
“L’Italia, che ha potuto vantare il contingente più numeroso con un considerevole dispiegamento di armi mezzi e materiali, è stata, altresì, l’unica nazione partecipante che ha preso parte a tutte le attività previste dall’esercitazione”, riferisce il portavoce del ministero della Difesa. “Particolare rilievo ha avuto l’esercitazione di gruppo tattico a fuoco, con munizionamento da guerra, svolta in cooperazione con le forze qatariote che ha visto l’impiego degli assetti di fanteria e cavalleria dell’Esercito”. Nello specifico, i reparti del 6° Reggimento “Lancieri di Aosta” e del 7° “Bersaglieri” hanno schierato in Qatar i blindati pesanti Oto Mela-Iveco “Centauro”, i veicoli leggeri multiruolo “Lince” e i nuovi blindati medi VBM “Freccia”.
Le esercitazioni si sono concluse formalmente con un seminario strategico a Doha, presenti il capo di Stato, emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani e i leader delle forze armate dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gulf Cooperation Council – GCC). “Il seminario si è focalizzato sui temi della sicurezza e della stabilità nella regione, sugli aspetti politici della crisi in Medio oriente e in Iran e delle relazioni del CGC con l’alleanza militare della Nato”, spiegano le forze armate del Qatar. “Nel seminario si è anche discusso della nuova decisione del Consiglio di Cooperazione del Golfo di schierare aerei militari a supporto delle operazioni guidate dalla Nato in Libia e di quelle a guida Usa contro lo Stato islamico in Siria”. Tre i relatori del seminario, i leader militari di Qatar e Kuwait e Andrea Margelleti, presidente del Ce.S.I. – Centro Studi Internazionali di Roma ed ex Consigliere strategico del ministro della difesa italiano. “Il GCC – Gulf Cooperation Council è una pietra miliare per la stabilità in Medio oriente e noi dobbiamo lavorare insieme ancora di più”, a auspicato a conclusione del suo intervento Andrea Margelleti che è pure co-organizzatore del Master in Geopolitica e Sicurezza Globale dell’Università “La Sapienza”.