Sul palchetto mal allestito e senza audio, erano presenti in ordine alfabetico il deputo Emanuele Fiano, il ministro della giustizia Orlando e il Sindaco di Milano Sala. Tutti e tre hanno condannato il vile e odioso gesto, che loro risponderanno colpo su colpo contro questi atti senza mai dire, di chiara matrice fascista.
Noi ci permettiamo di dare qualche suggerimento pratico facile facile di ciò che possono fare. Al deputato Fiano di imparare a fare le interrogazioni parlamentari, di quelle di cui abbiamo avuto notizia non si è saputo nulla, o lui non è capace oppure dietro non ha nessuno che lo sostiene, noi pensiamo la seconda.
Gli chiediamo, che fine ha fatto quella contro la portavoce del Comitato Caserma Montello ai Milanesi che aveva pubblicato la vignetta nazista?
In queste ore lo stesso Comitato ha postato degli articoli negazionisti, perciò ministro Orlando, cosa ci vuole a fare un atto amministrativo e alzare il telefono per chiamare la polizia postale e ordinare di chiudere quel profilo facebook fascista, nazista, razzista e da oggi negazionista?
Oppure di sciogliere la Comunità dei dodici raggi che espone impunemente la bandiera con la svastica? Infine chiediamo al Sindaco Sala, dopo le promesse di fare il possibile per impedire gli spazi in città alle manifestazioni fasciste, cosa aspettate a dire al prefetto e al questore che Milano non ospitera mai più manifestazioni dichiaratamente organizzate da formazioni fasciste e naziste?
A tutti i tre li informiamo che giusto ieri il Sindaco di centro sinistra di Meda ha concesso uno spazio a Forza Nuova nel Giorno della Memoria per ricordare delle figure del ventennio. Giunte del PD e del centro sinistra in tutti il nord Italia concedono spazi ai fascisti, poi mandano la polizia a manganellare gli antifascisti per poi denunciarli come a Pavia.
Questi atteggiamenti consentono ai fascisti di fare atti odiosi come danneggiare lapidi dei partigiani, imbrattare pietre dell’inciampo e altre manifestazioni simili, come marciare impunemente per i viali del Cimitero Maggiore.
Perciò voi che eravate sul palco in Piazza Lima, cosa intendete fare?
Essere indignati non basta più.