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L’Ucraina è sull’orlo del fallimento, l’inflazione avanza e i prestiti stranieri non possono salvare l’economia del Paese. Per Kiev è giunto il momento di ammettere che i suoi piani di adesione alla UE hanno fatto fiasco su tutti i fronti, scrive il tabloid tedesco “Deutsche Wirtschafts Nachrichten”.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha compiuto grandi sforzi per mettere in piedi l’Ucraina, ma il rischio di iperinflazione nell’economia ucraina resta alto e il Paese è vicino alla bancarotta, scrive “Deutsche Wirtschafts Nachrichten”.
La Banca Nazionale d’Ucraina (Banca Centrale) ha già riferito che quest’anno l’inflazione è cresciuta di oltre il 44%, mentre l’anno scorso si era attestata al 24,9%. Politiche economiche da dilettanti allo sbaraglio, la corruzione e la guerra civile nella parte orientale del Paese (Donbass) hanno spinto l’Ucraina sull’orlo del collasso economico, osserva il tabloid.
Tramite trucchi ed escabotage giuridici il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha cercato di fermare il collasso dell’economia ucraina. Affinchè il debito nei confronti della Russia non diventasse la spada di Damocle sulla testa del governo ucraino, il FMI ha frettolosamente cambiato le sue regole, concedendosi la possibilità di erogare prestiti anche ai Paesi insolventi, scrive “Deutsche Wirtschafts Nachrichten”.
Solo quest’anno l’Ucraina ha ricevuto una decina di miliardi di dollari in prestiti dal FMI e dagli altri donatori internazionali, che tuttavia non hanno potuto migliorare lo stato dell’economia.
Se la svalutazione progredirà così rapidamente, presto Kiev non sarà solo a corto di liquidità, ma anche di credibilità, scrive la rivista.
Al momento l’Ucraina vive alle spalle dei prestiti dei contribuenti europei e americani, non interpellati dai rispettivi governi per chiedere se fossero favorevoli a pompare i loro soldi a pioggia in un Paese economicamente disperato, si afferma nell’articolo.
Nel contesto di una situazione economica catastrofica, la prospettiva di adesione all’Unione Europea, che così tanto assilla il governo ucraino, è completamente naufragata.
Tale prova, ovvero l’entrata dell’Ucraina nella UE, è un’impresa insostenibile sia per Kiev che per le strutture europee, scrive “Deutsche Wirtschafts Nachrichten”.