Circa trecento persone ieri sera si sono radunate davanti alla chiesa di San Giuseppe, a Sassari, per un flash mob contro il fascismo. Hanno occupato lo stesso piazzale che 24 ore prima aveva ospitato la cerimonia funebre fascista dedicata a Giampiero Todini, giurista dell’Università di Sassari, organizzata dal figlio Luigi. Nonostante le aspre critiche arrivate da politici e antifascisti, Luigi Todini ha difeso ieri sera la cerimonia sostenendo che si trattava di “Un omaggio funebre che ho voluto fare io per rispettare un’espressa volontà di mio padre, mi assumo tutta la responsabilità ma sono sicuro che, al di là del vespaio di polemiche, non ci saranno altre conseguenze perché non è stato commesso alcun reato”.
I manifestanti hanno risposto alla chiamata di Anpi Sassari e coordinamento antifascista sassarese, che ha dato appuntamento alle 20, proprio davanti alla chiesa, per un “flash mob antifascista per il grave fatto dei saluti romani al prof. Todini”.
Nel frattempo Patrizia Marongiu, segretaria del Pci di Sassari, ha depositato la prima denuncia per i fatti di ieri: l’ipotesi di reato è apologia del fascismo. Nella mattina di oggi dovrebbero arrivare anche le querele di Lalla Careddu, consigliera comunale di Sassari che per prima, lunedì notte, aveva segnalato i fatti con un post su Facebook, e dell’Anpi di Sassari.