di D.M.
Per la prima volta i comunisti dopo più di venti anni escono dal parlamento ucraino, la campagna di “pulizia” politica portata avanti dai golpisti europeisti e dal braccio armato fascista hanno portato purtroppo i loro frutti. In Europa si parla della schiacciante vittoria del fronte europeista, ma il dato più clamoroso, ormai tipico delle democrazie elettorali maggioritari, è il forte astensionismo. E visto che queste elezioni sono state spacciate come il passaggio dal “vecchio” al “nuovo” quello che va detto è che circa la metà delle persone non hanno votato soprattutto in segno di protesta contro la politica istituzionale pilotata e appiattita dagli interessi Usa e tedeschi. Chi segue in qualche modo le vicende ucraine sa quanto il clima dittatoriale ed il forte astensionismo abbiano inciso nel voto. I TG ucraini che manipolano le notizie, fanno addirittura vedere filmati girati nei supermercati Bielorussi spacciandoli per Moscoviti indicando i prezzi alle stelle inventandosi una crisi russa, peccato che gli zeri sui prezzi sono inerenti alla moneta Bielorussa che ha un valore diverso. Benvenuti nella nuova schiavitù europea.