La corte d’appello statunitense ha dato ragione (come era ovvio!) all’ex agente della National Security Agency (NSA), Edward Snowden, che aveva denunciato nel 2013 il programma con cui l’intelligence USA controllava i cittadini, registrando le telefonate di milioni persone.
Infatti, secondo la predetta Corte i vertici dell’intelligence mentirono alla popolazione di quello e di altri Stati, nascondendo le reali “attivita’ incostituzionali“, dell’agenzia. E il commento di Snowden è chiaro:
Seven years ago, as the news declared I was being charged as a criminal for speaking the truth, I never imagined that I would live to see our courts condemn the NSA’s activities as unlawful and in the same ruling credit me for exposing them.
And yet that day has arrived. https://t.co/FRdG2zUA4U
— Edward Snowden (@Snowden) September 2, 2020
Convinti della bontà della Corte nell’aver sentenziato a favore dell’ovvietà rivelata da Snowden, nel contempo, ci si chiede, visto che non è l’unica volta che avviene ma l’ennesima, cosa faranno le Autorità USA e gli altri Stati che sono state ingannate da recidivi delinquenti?
Soprattutto cosa faranno per rimediare perché ciò non accada più visto che stiamo parlando della struttura più grande del Mondo in fatto di intelligence?
Questo non viene assoluatamente detto. Quindi, si suppone, nulla!
Se possiamo permetterci un suggerimento all’ex analista della NSA, Edward Snowden, è quello di non tornare in patria perché, purtroppo, sono troppe le strade lastricate di strani incidenti accaduti a scomodi e innocenti testimoni. E se hanno mentito, per tanti anni, a milioni di persone con tanta disinvoltura…
MOWA