Mosca, 4 settembre. N. Krupskaya, in un articolo intitolato: ‘Perché la Seconda Internazionale protegge Trotsky’, scrive tra l’altro:
I trotskisti e gli zinovievisti non si interessano ai destini delle masse. Non si curano che del modo in cui potrebbero impadronirsi del potere, anche se questo dovesse essere con l’aiuto della polizia segreta tedesca e dei più feroci nemici della dittatura del proletariato, ansiosi di restaurare lo stato borghese e lo sfruttamento capitalista delle masse lavoratrici nella terra dei Soviet.
Non a caso Trotsky, che non ha mai compreso il carattere essenziale della dittatura del proletariato e non ha mai capito il ruolo giocato dalle masse nella costruzione del socialismo, Trotsky, che credeva che il socialismo si potesse costruire con ordini dall’alto, deve aver scelto la strada di organizzare attentati terroristici contro Stalin, Voroshilov e altri membri dell’Ufficio politico che stanno aiutando le masse a costruire il socialismo.
Non è casuale che il blocco senza scrupoli attorno a Kamenev e Zinoviev è andato insieme con Trotsky, passo passo, giù nell’abisso senza fine del tradimento della causa di Lenin, la causa delle masse lavoratrici, la causa del Socialismo.
Trotsky, Zinoviev, Kamenev e tutta la loro banda di assassini hanno lavorato di pari passo con il fascismo tedesco e stretto un’alleanza con la polizia segreta tedesca. Da qui l’unanimità di tutto il paese nella richiesta: Questi cani rabbiosi devono essere abbattuti! Volevano seminare confusione nelle masse. Volevano eliminare il compagno Stalin, il cuore e il cervello della rivoluzione. Hanno fallito. La miserabile banda di mascalzoni è stata colpita. Le masse si stanno stringendo più che mai attorno al C.C.; la loro lealtà a Stalin è più forte che mai.
Né è casuale che la Seconda Internazionale si comporti come se fosse impazzita, affrettandosi a proteggere la banda di assassini Trotsky-Zinoviev e cercando di spezzare il Fronte del Popolo. De Brouckere, Citrine e la loro compagnia giustificano ogni scelleratezza compiuta dai nemici della classe lavoratrice dell’Unione Sovietica contro il suo partito e i suoi dirigenti. Tra le urla anti-sovietiche che si levano dal mondo borghese, la voce della Seconda Internazionale è la più forte. La terza Internazionale è nata nella lotta con la Seconda Internazionale. Con l’aiuto dei rinnegati, Kautsky e la sua compagnia, la Seconda Internazionale ha condotto un selvaggio attacco calunnioso contro la dittatura del proletariato, contro il potere dei Soviet. La Seconda Internazionale cerca di annacquare e respingere l’ordinamento capitalistico e di confondere le masse lavoratrici. Perciò adesso sostiene l’agente della polizia segreta tedesca, Trotsky. Ma il tentativo è fallito. La nostra terra dei Soviet è diventata una terra potente e innalza ancora più in alto la bandiera del comunismo. Con passo risoluto procede fermamente nella strada indicata da Marx, Engels e Lenin. Né i trotskisti, né i seguci di Zinoviev, né la Seconda Internazionale riusciranno a nascondere questo fatto e creare confusione nelle masse. La situazione di tensione sul fronte internazionale e i minacciosi pericoli di guerra accresceranno la vigilanza dei lavoratori e aumenteranno e rafforzeranno il Fronte del Popolo delle masse lavoratrici del mondo intero.
‘International Press Correspondence’, 12 settembre 1936, Volume 16, No. 42, p. 1162
Traduzione di Raffaele Simonetti