Cari compagni,
Alleghiamo una dichiarazione sulla incarcerazione dei nostri compagni di ieri e la risposta del TKP alle ultime mosse della dittatura dell’AKP.
Dirigenti delle associazioni professionali e dei partiti politici sono stati arrestati ieri: Erkan Bas, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista di Turchia; Kamil Tekerek, Segretario di Istanbul e membro della Segreteria del Comitato Centrale del TKP; Ercin Frat, portavoce della Federazione dei Club Idea; Çalar Özkan, capo di Kocaeli City Unit. Inoltre, molti appartenenti e simpatizzanti del partito erano tra le persone trattenute.
Alican Sünnetçiolu, aderente al TKP e due amici del partito fermati sabato scorso dopo l’attacco della polizia, sono stati arrestati con l’accusa di indossare dei caschi protettivi.
Di seguito, troverete anche una lettera del Comitato Centrale del TKP.
Saluti comunisti,
Ufficio Internazionale del TKP
Lettera del CC del Partito Comunista di Turchia
Cari compagni,
La resistenza, che è principalmente contro il Primo ministro Erdogan ed il suo partito, alla quale milioni di persone hanno preso parte sin dal 31 maggio, prosegue in varie forme nonostante la calda estate.
Benchè questo autentico e storico movimento sia potenzialmente aperto all’influsso della sinistra e del socialismo, esso è privo di forma e non è in grado di andare al di là dei simboli e valori nazionali come fattori unificanti.
Il Partito Comunista di Turchia lotta per render più forte questo enorme movimento e allo stesso tempo si sforza di dargli un carattere di classe e di trasformare il socialismo in una alternativa concreta. Facendo questo, il partito è attento a non lasciare che il movimento si riduca in termini di partecipazione delle masse.
Siamo consapevoli della grande difficoltà di questo compito, ma sappiamo che le opportunità rivoluzionarie fanno strada in conseguenza di condizioni sociali complesse.
Il TKP è attento a fare tutto ciò che questo momento storico richiede per difendere il suo programma ed i principi del marxismo-leninismo, senza rimanere isolato dal movimento popolare. Al contrario, il partito sta cercando di fare di tutto per portare questo movimento su di un percorso rivoluzionario.
Vorremmo ringraziare tutti i nostri partiti fratelli che ci hanno espresso la loro solidarietà quando, ad esempio, 14 nostri compagni sono stati arrestati e quando i nostri compagni sono stati feriti durante l’assalto del governo dell’AKP.
Sappiamo di avervi dalla nostra parte in questa lotta.
Il nostro partito sta usando ogni mezzo per informarvi su ciò che accade in Turchia. Vi preghiamo di non esitare a mettervi in contatto con noi nel caso abbiate altre domande o bisogno di ulteriori informazioni.
Viva l’internazionalismo, Viva il socialismo!
Il Comitato Centrale del Partito Comunista di Turchia
La nostra risposta al dittatore
Il regno del “Parco del terrore Gezi”, instaurato nel corso dell’ultimo mese e mezzo da parte del governo, è proseguito ieri con una nuova chiusura del parco al pubblico e altre incarcerazioni. Oltre ai molti dirigenti delle associazioni professionali e dei partiti politici arrestati ieri, Erkan Bas, membro del Comitato Centrale del Partito Comunista di Turchia, Kamil Tekerek, Segretario di Istanbul e membro della Segreteria del Comitato Centrale del TKP, Ercin Frat, portavoce della Federazione dei Club Idea, Çalar Özkan, capo di Kocaeli City Unit, sono stati fermati molti appartenenti e simpatizzanti del partito.
Alican Sünnetçiolu, aderente al TKP e due amici del partito fermati sabato scorso dopo l’attacco della polizia, sono stati arrestati con l’accusa di indossare dei caschi protettivi.
Tutto ciò è indice della crudeltà e disperazione dei funzionari pubblici che agiscono agli ordini senza legge dei dittatori. E’ ormai chiaro a tutti che il popolo non piega la testa alla tirannia. Il Partito Comunista di Turchia non dà credito alle assurdità del dittatore. La nostra risposta allo scandalo delle detenzioni e degli arresti sarà di migliorare ancora quanto stiamo già facendo.
1. Il TKP dà molta importanza allo slogan “Dimissioni del Governo!” che la popolazione sta gridando da settimane. Organizzeremo questa richiesta proveniente da milioni di persone, la porteremo ad un livello più alto e affronteremo il dittatore con più forza ancora. Chiediamo al popolo di partecipare alla richiesta di dimissioni del Governo, di diffonderla e di organizzarsi intorno ad essa.
2. Qualunque siano gli ordini del dittatore, mettiamo in guardia i membri della magistratura dal non firmare ogni decreto senza legge. Il TKP è determinato a denunciare e svergognare tutti coloro che fanno appello alle forze di polizia e al terrore giudiziario. I membri della magistratura non dovrebbero impegnarsi in atti che saranno in seguito oggetto di biasimo. Tutti i detenuti dovrebbero essere immediatamente liberati e gli ordini d’arresto revocati.
3. Lo sforzo organizzativo del TKP, che ha avuto inizio nel mese di giugno, prosegue a pieno ritmo. Chiaramente, la Direzione della Sicurezza, alcuni pubblici ministeri e giudici hanno deciso di partecipare a questo sforzo. Abbiamo deciso che per ogni giorno passato in carcere da parte di un militante del TKP, violando i suoi diritti e libertà, la sezione in cui è iscritto avrà il compito trovare cinque nuovi membri per il Partito Comunista. Si deve sapere che ci saranno dei nuovi compagni a colmare i vuoti che cercano di creare, arrestando i militanti del TKP.
4 Il TKP sottolinea ancora una volta che le persone dietro lo slogan “Dimissioni del governo” non dovrebbero essere lasciate senza alternative. Se chi non si piega mette in campo la propria alternativa per il potere, la fine del dittatore arriverà ancora più velocemente. Il TKP intensificherà i suoi sforzi in questa direzione organizzando iniziative pubbliche e farà la sua parte di lavoro per creare un’alternativa.
Il Partito Comunista di Turchia
10/07/2013
Traduzione per Resistenze.org