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di MOWA

«Viva l’Italia
l’Italia che non ha paura
l’Italia con le bandiere, l’Italia nuda come sempre,
l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l’Italia, l’Italia che resiste» (Francesco De Gregori)

Il popolo non è in rivolta, come taluni nei talk show sostengono ma, sicuramente, in molti sono disgustati dagli atteggiamenti di questo Governo composto da imbelli quaquaraquà guerrafondai dell’“armiamoci e partite”, capaci solo di nascondere la mano dopo aver scagliato il sasso e seminato odio pur di sottrarsi alle responsabilità istituzionali che gli competono.

Un governo composto da ministri, viceministri, sottosegretari, portaborse privi di idee e serietà, ma spesso indiziati e condannati dalla giustizia terrena per reati vari, capaci solo – e, naturalmente, con una notevole faccia tosta – di declamare a beneficio dei media, che fanno loro da megafono, della “meritata” bravura per l’“ottenimento” di risultati rispetto all’occupazione, alla sanità, all’istruzione e … mentre, a ben vedere nel dettaglio, tutte le vanterie sono dei flop.

L’ultimissima figuraccia è riferita a quanto detto e non fatto con gli equipaggi della Global Sumud Flotilla. [1] I nostri “cari” rappresentanti politici non hanno voluto far valere, nei confronti delle navi israeliane, il diritto internazionale sulla navigazione che consiste nel far rispettare le convenzioni – comprendenti i limiti (confini) – di competenza dei vari paesi dove vengono stabilite la giurisdizione delle acque costiere e le relazioni marittime tra gli Stati.

E quando si è in acque internazionali?

Si dicono acque internazionali fino a 12 miglia nautiche (22 chilometri circa) dalla costa di ogni paese. Quando si è oltre questo limite, le acque, sono considerate un luogo fuori dalla giurisdizione dei vari Stati e vige il diritto del mare che è una branca del diritto internazionale. Quel famoso diritto internazionale che il nostro Governo, per voce dei suoi rappresentanti, finge di non conoscere, rispondendo con balbettii e strascicando parole senza senso pur di non ammettere che sono considerate acque internazionali, come stabilito dalla vigente Convenzione di Montego Bay del 1982 (entrata in vigore nel 1994).

Il fatto che molti Stati tergiversino nell’intervenire e nell’ imporre sanzioni contro uno stato, quello sionista d’Israele, che sta perpetrando un atto genocidario nei confronti della popolazione inerme palestinese, contro quei gazawi le cui immagini di morte e dolore vediamo scorrere sui nostri schermi come fossero, purtroppo un film e senza pensare che in realtà sono bambini, donne, uomini, giovani, vecchi che vengono massacrati sistematicamente, ha fatto scattare nella popolazione quel sussulto d’indignazione tale da farla agire, in prima persona, con un movimento di aiuti umanitari in quell’area geografica vincendo i timori e le perplessità di tutti quei soggetti moderati che aspettano chissà che cosa e sostituendosi a governi pavidi e conniventi.

Il fatto che gli equipaggi della Global Sumud Flotilla (carichi di viveri e medicinali da consegnare agli abitanti di Gaza) siano stati illegalmente assaltati e rapiti in acque internazionali da criminali con indosso una divisa ha fatto scattare l’indignazione e riempito le piazze spontaneamente di gente generosa che ha compreso che questi politici sono, in realtà, solo dei fantocci a cui non importa assolutamente nulla delle persone ma vogliono solo apparire sugli schermi televisivi mostrando di essere quello che non sono mai stati e non saranno mai.

Chi è sceso in piazza ha dimostrato in modo inequivocabile quanto il cuore delle persone sia distante dall’essere e dal comparire dei governanti imbelli ed è per ciò che questi ultimi tentano di alzare continuamente il livello dello scontro nel Paese aizzando i prezzolati e i provocatori durante le manifestazioni come la loro storia passata insegna [2] in modo da trasferire l’attenzione generale a una vetrina o verso un imbrattamento e tuonando contro i manifestanti per nascondere la marea indignata che vuole giustizia e pace per tutti, in particolare per quei paesi in sofferenza da anni. 

NOTE:

[1] https://globalsumudflotilla.org/tracker/

[2]