di MOWA
«Pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza.» (Enrico Berlinguer)
Le Borse europee, inserite in una logica di mercato capitalistico occidentale, stanno cercando di convincere la propria popolazione sulla bontà/opportunità degli investimenti Exchange Traded Funds (ETF) ovverosia, i fondi di investimento quotati sui mercati, come lo sono le classiche azioni.
Ma cosa sono esattamente gli ETF? E, a quali rischi incorrono coloro che vanno in quella direzione?
E’ importante, innanzitutto, spiegare chi siano i principali colossi “promotori” degli ETF: Vanguard FTSE All-World ETF Accumulating; iShares Core S&P 500; iShares Core MSCI Emerging Markets IMI; Lyxor Core STOXX Europe 600; iShares Nikkei 225. Già dai primi nomi, si scoprono alcuni settori, come ad es. BlackRock, che in rete è conosciuta molto bene come l’“Azienda che Governa il Mondo. Blackrock è la più grande società di gestione degli investimenti che detiene 10 trilioni di dollari di attività in tutto il mondo, per un importo pari alla metà del prodotto interno lordo degli Stati Uniti” e questo, di suo, dovrebbe farci preoccupare e indurci a riflettere se sia davvero conveniente finire come molte altre realtà che hanno subito la sua nefasta politica finanziaria.[1]
Nessuno sinora ha avuto il coraggio di dire quale sia la differenza tra gli ETF e le azioni che conosciamo, dove, i primi consistono in titoli composti da alcuni panieri di molteplici attività (come le azioni, ma possono seguire passivamente interi indici o mercati) a differenza delle seconde (azioni note anche come titoli azionari, azioni ordinarie o equities) che sono titoli che rappresentano la partecipazione in una società intesa come porzione di proprietà di un’azienda e, normalmente, negoziata nel mercato azionario.
Infatti, a differenza delle azioni ordinarie, con l’ETF, il rischio con la diversificazione diventa maggiore perché non garantisce un “utile” né, tantomeno, protegge l’investitore dalle perdite quando i mercati sono in recessione. Ricordiamo sempre che chi ha legato il proprio futuro al mercato borsistico, come hanno scoperto e conosciuto molto bene coloro che nel mondo del lavoro dipendente hanno fatto investimenti in fondi pensione privati e hanno trovato sorprese negative sull’andamento borsistico, si è ritrovato in una sorta di altalena con pochissimi, brevi – quando ci sono stati- ricavi e notevoli perdite di euro di quello che era l’accantonamento lavorativo.
C’è da dire un’altra cosa molto importante ed è che, chi dovesse cadere vittima dell’ETF, scoprirebbe solo in seguito, che, qualora vi fosse un fallimento della società di gestione, il patrimonio rimarebbe custodito separatamente nella banca depositaria e arriverà un’altra casa d’investimento che si prenderà tutto il paniere di titoli. Un po’ come il gioco delle scatole cinesi dove, ad un certo punto il depositante rimarrebbe a bocca asciutta.
Ci si dovrebbe domandare quale sia il motivo per cui vogliano portare la liquidità dei lavoratori, già spremuti su altre mille fronti, verso questo versante poco corretto. E, forse, la risposta si potrebbe trovare, oltre alla solita immorale ingordigia del capitalismo, nel fatto che il mercato finanziario privato sta amplificando tutto quanto sia possibile per raccogliere risorse a tutto vantaggio degli imminenti investimenti nel riarmo che frutteranno tonnellate di euro per le solite tasche, creando, nel contempo, l’impedimento alle risorse accantonate dai lavoratori, sotto forma di previdenza, di rimanere sotto il controllo pubblico ma facendoli slittare, in questo modo nelle mani di faccendieri senza scrupoli.
Se, tutto ciò, verrà confermato senza avere in risposta reazioni popolari, provate ad immaginare cosa potrà diventare un lavoratore e/o un pensionato, che non avrà più il diritto di controllerare il proprio modesto e sudato capitale economico accantonato per il futuro.
Uno schiavo senza mezze misure! Dove finiranno le sudate conquiste sulla giustizia sociale?…
Come dice l’economista toscano, Alessandro Volpi: “L’Europa dà il via libero a una bolla speculativa” e, allora, purtroppo, possiamo, ormai dire solo addio al futuro delle nuove generazioni.
NOTE:
[1] La società d’investimento Vanguard Australia multata per greenwashing: pagherà 13 milioni di dollari https://economiacircolare.com/societa-nvestimento-vanguard-australia-multata-greenwashing/
Foto MOWA