di MOWA
«Chi pecca in segreto fa la penitenza in pubblico.» (proverbio popolare)
Uno Stato che non sa debellare il crimine o, quantomeno, non fa nulla per ridurlo ai minimi termini a conferma dell’autorevolezza della propria Giustizia e del Diritto vuol dire che è ostaggio del malaffare o è complice di chi il malaffare gestisce.
E diventa intollerabile, per una persona onesta e ligia alle leggi, ascoltare e vedere, sulle televisioni pubbliche, scorrere disgustosi proclami, fatti da taluni giornalisti che giustificano sempre e comunque l’operato dell’attuale Governo, anche quando è stato riportato a casa, con volo di Stato, un noto pedofilo, torturatore e assassino libico. [1]
D’altro canto in un Paese dove si tollerano esponenti politici parlamentari assenteisti [2] o che distolgono soldi da nobili cause sugli animali [3] per dirottarli a propri interessi cosa ci si può aspettare?
Forse dalla storia di questo paese (l’Italia) e dagli errori passati si sarebbe dovuto trarre un insegnamento per correggere la rotta e invece chi è alla direzione governativa persevera nel riprodurre schemi e culture sbagliate lasciando passare con indifferenza le parole significative e toccanti pronunciate dal figlio del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, Nando, quando affermava con determinazione che, già allora, vi erano tutti i presupposti e la necessità di cambiare direzione: «Chi ha preparato le condizioni perché mio padre venisse ucciso è stato sicuramente il gruppo politico, dominante in Sicilia, che faceva riferimento ad Andreotti».[4]
Si vive in un paese Italia, che, negli anni, ha voluto cambiare pelle e trasformarsi, per volere della P2, in Seconda Repubblica, mantenendo fede allo scritto di Machiavelli pronunciato nel Gattopardo “tutto cambia affinchè nulla cambi”, non facendo ammenda, di quello che considera le proprie colpe, nonostante nel rapporto del ROS dei carabinieri di pochi anni orsono (N.C/000001/2 “P” del 16 febbraio 1991) indirizzato al magistrato Giovanni Falcone si dettagliassero gli interessi mai bloccati (anzi!) di «“Cosa Nostra”, tendente ad acquisire la gestione o comunque il controllo di attivita` economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici nel territorio della regione Sicilia»[5] dando, in questo modo, la possibilità alla criminalità di penetrare nelle maglie delle Istituzioni. Così come ci sarebbe da riflettere sulla “contrazione del Diritto” non rispettato dal Governo meloniano, nel caso del libico Almasri, come ben spiegato da Stefano Massini quando parla del significato di Giustizia.[6]
Diventa difficile rispettare un Governo e i politici meloniani che arricchiscono il loro entourage, giorno dopo giorno, di rinviati a giudizio perché, forse, hanno frainteso (o mai inteso?) il rapporto che deve esserci nelle Istituzioni. Come hanno ben scritto Nicola Gratteri e Antonio Nicaso in “Una Cosa sola – Come le mafie si sono integrate al potere”, non è sufficiente «dire che le idee di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino camminano sulle nostre gambe e su quelle di chi verrà dopo di noi, se poi si fa poco o nulla per mettere le forze dell’ordine nella condizione di combattere le menti raffinatissime che ispirano le varie mafie, ma soprattutto la corruzione che favorisce la loro incursione nell’economia legale e nella pubblica amministrazione…» .
Siamo di fronte al decadimento complessivo dei valori democratici e della cultura al punto di arrivare ad ascoltare una Presidente del Consiglio dei ministri dire, in uno dei suoi discorsi: “a un grande potere corrispondono grandi responsabilità” che, dalla vulgata, viene attribuita all’uomo ragno.[7] [8] Più in basso di così…
NOTE:
[1]
L’apice dell’abisso morale e politico: un propagandista si indigna perché un magistrato applica la legge… pur di difendere una PM indagata per aver riportato in Libia, con un volo di Stato, un criminale dí guarda, noto pedofilo, torturatore e assassino. pic.twitter.com/5k050HvT19
— Rula Jebreal (@rulajebreal) January 31, 2025
[2]
Michela Vittoria Brambilla, un assenteista conclamata con quasi il 100% delle assenze, però sempre a stipendio pieno senza alcuna decurtazione in base alle presenze e che ha sfruttato i poveri animali per farsi una carriera in politica.
SOLO IN ITALIA ACCADONO QUESTE SCHIFEZZE! pic.twitter.com/s8jq2acBJg— The Baseball Furies (@DavideR46325615) February 3, 2025
[3]
Decine di persone anziane andate all’altro mondo con la speranza che grazie ai soldi del loro testamento, centinaia di cani e gatti randagi sarebbero stati curati e affidati e invece si scopre che la #Brambilla se li è sputtanati tra hotel di lusso, giardinieri e partito politico pic.twitter.com/0LSzHjF20A
— MR MOJO RISIN’ (Gimmoriso’) (@fawollo13) February 3, 2025
[4]
“Chi ha preparato le condizioni perché mio padre venisse ucciso è stato sicuramente il gruppo politico, dominante in Sicilia, che faceva riferimento ad Andreotti”. L’omicidio Dalla Chiesa e i rapporti con Cosa Nostra ieri sera a #Tango. Grazie #NandoDallaChiesa @ritadallachiesa pic.twitter.com/JcT2IeYyF1
— luisella costamagna (@luisellacost) February 1, 2025
[6] https://www.la7.it/piazzapulita/video/la-fotografia-il-racconto-di-stefano-massini-31-01-2025-577751
[7]
Giorgia Meloni che cita l’uomo ragno “a un grande potere corrispondono grandi responsabilità”…
che Paese meraviglioso#ConferenzaStampa #ConferenzaStampaMeloni #MELONI_CHE_SQUALLORE #9gennaio pic.twitter.com/PYNgMQSbJ6— Sirio ? (@siriomerenda) January 9, 2025
[8] https://www.comicus.it/mainmenu-focus/item/60259-zio-ben
Foto di MOWA