di MOWA
«Nell’epoca contemporanea è in atto un processo di sostituzione dell’ignoto con il falso, sotto forma di fake news.» (Fabrizio Caramagna)
Quando i cittadini si sono accorti dell’enorme “gaffe” compiuta, da chi presiede le istituzioni italiane, ricevendo il Presidente ucraino, Zelensky, nei palazzi più importanti del Paese, quelli che rappresentano proprio la Repubblica nata dalla Resistenza di chi ha combattuto e (si sperava) sconfitto il nazifascismo, mentre indossava, spudoratamente, una maglietta corredata del logo di un’organizzazione filo-nazista è successo di tutto. [1] [2]
Infatti, l’eco sollevato dai cittadini italiani è stato tale da far scattare delle contromisure nel tentativo di riparare alla “gaffe”, contromisure che, però, hanno peggiorato la situazione, infatti, come si dice, “la toppa è stata peggio del buco”.
E, a protezione della “gaffe” istituzionale si è subito attivato un sito dal nome bizzarro, infatti non si capisce se abbia il compito di “spararle” o di smascherarle, Bufale.net il quale, assuntosi il ruolo di paladino della verità “fact chekers”, ha infilato, nel merito, una toppa dietro l’altra. [3] [4]
O meglio, ha pubblicato un guazzabuglio di riferimenti senza, però, spiegare che quel simbolo stilizzato cucito sulla maglietta del Presidente Zelensky è, in realtà, la sintesi di un movimento ideologico-politico internazionale [5].
Invece, la spiegazione del simbolo può essere racchiusa nel commento giornalistico del quotidiano canadese, di Lev Golinkin, dal titolo “Canada’s Nazi Monuments” [6] che critica il cenotafio a Oakville, Ontario, che commemora i veterani ucraini delle Waffen-SS sepolti lì.
E la foto del monumento che accompagna l’articolo diventa più che eloquente [7] su quanto quel simbolo sia simile a quello cucito sulla maglietta di Zelensky.
Ma cosa racconta il sito “anti-bufale” rispetto alle critiche che sono state sollevate?
Come criticità verrebbe fatto notare che la spada del logo delle forze di terra ucraine – è rappresentata in un’altra bandiera ed incrociata sotto una croce -, le punte laterali del tridente sono più bombate e altre particolarità senza costrutto in quanto la logica della stilizzazione ridisegna, semplificando, un disegno più complesso, riducendolo agli elementi essenziali. Ma, ammettendo pure che siano vere le rimostranze del sito Bufale.net, vorremmo sapere se non notano che quella spada somiglia ancora di più a quella del Blocco delle nazioni antibolsceviche (ABN) [8] dell’«ex braccio destro di Stepan Bandera, nonché primo ministro ucraino imposto dai nazisti, Iaroslav Stetsko, durante la seconda guerra mondiale fu uno dei fondatori, su istruzione del III Reich.» [9]
Le obiezioni degli articoli a quanto proposto da quel sito rispetto al logo di Zelensky sono tantissime e, certamente, non possono essere citate tutte in un breve post ma gli può essere chiesto come mai, detto sito, non si sia mai occupato seriamente delle squadracce fasciste specie di quella che (in sintonia culturale con Stepan Bandera, il quale non si definiva nazista, ma «nazionalista»), fece irruzione «a volto coperto […] nella casa del segretario del Partito Comunista Ucraino Petro Simonenko, incendiandola dopo aver gettato alcune bottiglie molotov all’interno. Stessa sorte è toccata alla sinagoga di Zaporozhie…» [10] nel 2014, indi, a Rostislav Stepanovich Vasilko, primo segretario del Comitato Regionale di Lvov del Partito Comunista d’Ucraina, denuncia che il «22 febbraio i Maidanovcy mi hanno torturato nel Parco Marinsky, dalle 11 di mattina fino alle 23, mi hanno conficcato degli aghi sotto le unghie, mi hanno preso a pugni e bastonato, mi hanno colpito il polmone destro, mi hanno rotto tre costole, il setto nasale, le cisti del viso. Mi hanno rotto il cranio. Ha subito una commozione cerebrale di secondo grado. Sono ricoperto dai lividi. Domani mi inietteranno del midollo spinale. Ho enormi difficoltà! Mi hanno preso tutto, rubato i documenti, soldi, la catenina d’oro e la croce» il quale chiedeva aiuto perché: «perseguitano mia madre, minacciano di morte i miei figli. Minacciano di uccidere me e mia moglie. Aiutatemi a trovare asilo politico in un altro paese.»
A questo punto non si tratta di essere amici, simpatizzanti o altro di Putin – il quale, si ricorda, è sorto dalle ceneri di un sistema fortemente compromesso per volere, anche, dell’Occidente come disse più volte il segretario del P.C.I. Enrico Berlinguer – ma di non cadere nella trappola della becera contrapposizione che spinge a guardare il dito e non la luna… e quel dito puntato, purtroppo, inganna rispetto ai troppi scheletri nascosti nell’armadio per far finta di non sapere quanto hanno speso alcuni Stati oltre oceano per portare l’Europa ad una crisi che sembra ormai irreversibile a tutto guadagno solo degli Usa che, in questo caso, hanno usato lo stesso sistema già attuato con successo in altri Paesi, solo che ora a rimetterci è l’intero continente europeo che, con i suoi commerci con Russia e Cina stava diventando troppo concorrenziale ed autonomo rispetto ai “padroni” oltreoceano e quindi andava, assolutamente, neutralizzato, tant’è detto fatto.
Note
[1]http://www.iskrae.eu/dens-dolens-735-quella-sua-maglietta-fina-tanto-stretta-al-punto-mi-immaginavo/
[2] https://www.facebook.com/watch/?v=277473221270088
[3] https://www.bufale.net/sfuggono-tante-cose-sul-simbolo-nella-felpa-di-zelensky-da-papa-francesco/
[4] https://www.bufale.net/no-il-simbolo-sulla-maglietta-di-zelensky-non-e-suprematista/
[5] https://www.voltairenet.org/article218398.html
[6] https://www.thenation.com/article/world/canada-nazi-monuments-antisemitism/
[8] http://www.iskrae.eu/wp-content/uploads/2022/11/Radici-del-nazifascismo-in-Ucraina-03.jpg
[9] https://www.voltairenet.org/article216410.html
[10] http://www.iskrae.eu/ucraina-la-rivoluzione-con-il-braccio-teso/