di MOWA
«Meglio scoprire di essere stati traditi che continuare a essere ingannati.» (Rocco Chinnici)
Dopo due Guerre Mondiali la popolazione europea pensava di vivere, ormai, in pace e che lo spettro della guerra fosse un lontano passato, invece, sta subendo la più grande manovra di disinformazione mai messa in atto dal dopoguerra con il risultato evidente dello spostamento del consenso verso i piani guerrafondai voluti dai massocapitalisti che se la ridono per la “festa” economica, in divenire, a loro favore.
Un coacervo di banditi ha servito su un piatto inclinato una montagna di “merda” informativa e occultato quelle notizie che sarebbero servite per non cadere nel tranello gobbelsiano così soprannominato dal nome del suo creatore, il fondatore della Gestapo, che sosteneva:
« È naturale che la gente non voglia la guerra; non la vogliono gli inglesi né gli americani, e nemmeno i tedeschi. Si capisce. È compito dei leader del paese orientarli, indirizzarli verso la guerra. È facilissimo: basta dirgli che stanno per essere attaccati, denunciare i pacifisti per mancanza di patriottismo e perché mettono in pericolo il paese. Funziona così in qualsiasi paese, che sia una democrazia, una monarchia, una dittatura.»
E, allora, questi banditi della comunicazione, al soldo dei potenti, avrebbero dovuto, anche, spiegare quali fossero le cause che hanno provocato la feroce reazione della Russia e raccontare della nuova pulizia etnica in chiave moderna messa in atto in quel paese contro tutto ciò che c’è di russofono.
Un sistema informativo a senso unico, finanziato da un élitario massocapitalismo, che vieta di far circolare, non tanto le responsabilità della NATO che ha aizzato la Russia e che non ha rispettato gli accordi di non espansione verso Est, o fornito soldi, armi, uomini che hanno fatto addestramento a ridosso del territorio russo, ma quegli stessi documenti redatti nella “civilissima” Europa e specificatamente dall’OSCE che denunciano chi fa carta straccia degli organismi di tutela degli esseri umani.
Infatti, esiste un (secondo) documento dell’OSCE del 2016 (RIUNIONE SUPPLEMENTARE DELL’OSCE NEL QUADRO DELLA DIMENSIONE UMANA. APRILE 2016) dal titolo eloquente: “War crimes of armed forces and security forces of Ukraine: torture and inhumane treatment” [Crimini di guerra delle forze armate e delle forze di sicurezza dell’Ucraina: tortura e trattamento disumano] dove è scritto:
«I dati che sono stati accumulati dal primo rapporto della Fondazione per gli studi sulla democrazia forniscono terreno per concludere che la tortura e il trattamento disumano inflitti dalle forze di sicurezza dell’Ucraina (SBU), dalle forze armate ucraine, dalla Guardia nazionale e da altre formazioni all’interno del Ministero dell’Interno dell’Ucraina, nonché da gruppi armati illegali, come Settore Destro, non solo hanno continuato, ma stanno guadagnando in scala e stanno diventando sistematici.»
Più avanti viene precisato:
«Al fine di indagare su casi specifici di tortura, trattamenti inumani o degradanti, gli esperti della Fondazione per gli studi sulla democrazia hanno intervistato gli ex prigionieri rilasciati dalla parte ucraina. Questo rapporto include i risultati delle interviste con oltre 200 prigionieri rilasciati dalla parte ucraina. Le interviste sono state condotte da esperti della Fondazione nel periodo dal 25 agosto 2014 al 20 gennaio 2015.
I prigionieri venivano fulminati, picchiati crudelmente e per più giorni di fila con oggetti diversi (sbarre di ferro, mazze da baseball, bastoni, calci di fucile, coltelli a baionetta, manganelli di gomma). Le tecniche ampiamente utilizzate dalle forze armate e dalle forze di sicurezza ucraine includono il waterboarding, lo strangolamento con una “garrotte banderista” e altri tipi di strangolamento.
In alcuni casi i prigionieri, a scopo di intimidazione, venivano mandati nei campi minati e investiti con veicoli militari, che portarono alla loro morte. Altri metodi di tortura utilizzati dalle forze armate e dalle forze di sicurezza ucraine includono lo schianto delle ossa, l’accoltellamento e il taglio con un coltello, il marchio con oggetti incandescenti, la ripresa di diverse parti del corpo con armi leggere.
I prigionieri fatti prigionieri dalle forze armate e dalle forze di sicurezza ucraine sono tenuti per giorni a temperature gelide, senza accesso a cibo o assistenza medica, e sono spesso costretti a prendere sostanze psicotrope che causano agonia.
La maggioranza assoluta dei prigionieri viene messa in finti plotoni di esecuzione e subisce minacce di morte e stupro alle loro famiglie. Molti dei torturati non sono membri delle forze di autodifesa delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk (DPR e LPR)[1- Questo rapporto indica se la persona che è stata torturata è un membro delle forze di autodifesa della DPR o LPR.]
Come ha affermato la Corte europea dei diritti dell’uomo, la Convenzione dei diritti dell’uomo vieta in termini assoluti la tortura, indipendentemente da altre circostanze . Inoltre, nel diritto dell’Unione europea si presume che «lo Stato è responsabile delle azioni di tutte le sue agenzie, quali la polizia, le forze di sicurezza, gli altri funzionari delle forze dell’ordine e qualsiasi altro organismo statale che detenga un individuo sotto il suo controllo, sia che agisca in base agli ordini o di propria iniziativa».»
Queste sono solo alcune delle azioni terribili che sono perpetrate per anni e dai “civilissimi” sostenitori del presidente Zelensky che, oggi, si prende, invece, da bravissimo attore, gli applausi dalle varie “democrazie” occidentali che lo spalleggiano inviando armi e soldi a quegli stessi che hanno compiuto atti atroci contro la parte russofona. Quegli “onesti” uomini di Stato che tentano di spedire le vietate armi sotto le mentite spoglie di aiuti umanitari, come avvenuto e sventato nell’aeroporto di Pisa…
Quegli stessi “onesti” uomini di Stato che, molto probabilmente, in un’ottica di guerra, avranno, inviato aiuti bellici e militari molto prima che fosse comunicata alla popolazione l’intenzione di farlo. E, l’insistenza del massone Draghi [1] alla Camera durante la videochiamata con il presidente Zelensky è la testimonianza di una volontà guerrafondaia e di cosa stiano veramente architettando.
Il ruolo di Draghi si sta sempre più delineando e chiarendo anche per tutti coloro che hanno tentennato sino ad ora ma che, finalmente si rendono conto della deriva politica-economica-finanziaria che il Paese sta vivendo a tutto vantaggio dei complici d’oltreoceano. Sta portando l’Italia e l’Europa alla stessa condizione di povertà assoluta in cui, a causa della crisi generale, era stata fatta precipitare la Grecia e da cui hanno tratto profitto ben pochi massocapitalisti. Però, esiste una grande differenza da allora ed è che i paesi coinvolti hanno un armamentario bellico e militare che farebbe sparire dalla faccia della Terra l’intero continente.
Queste sono solo, alcune, delle considerazioni per cui bisogna che le persone scendano in piazza subito per chiedere la pace senza infingimenti sulle responsabilità dei soggetti in campo che si sono resi protagonisti dello sfacelo a cui ci si sta avviando con il profondo rischio futuro di un Quarto Reich in versione moderna e senza essere tacciati di parteggiare per qualcuno. A nessuno piace dire, poi, se sarà ancora possibile, che si era stati avvisati…
Note
[1] Massoni – Società a responsabilità illimitata – LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES, dell’ex maestro venerabile della loggia “Monte Sion di Roma”, Gioele Magaldi ed. chiarelettere – pag. 395 [Le famigerate e scandalose dismissioni e privatizzazioni all’italiana – supervisionate dalla regia del massone neoaristocratico Mario Draghi (classe 1947, affiliato alle Ur-Lodges «Pan-Europa», «Edmund Burke» e in seguito anche alla «Three Eyes», alla «Compass Star-Rose/Rosa-Stella Ventorum» e alla «White Eagle») in qualità di direttore generale del ministero del Tesoro dal 12 aprile 1991 al 23 novembre 2001 e per conto terzi… ]
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