di MOWA
«La speranza è una trappola inventata dai padroni. Bisogna avere il coraggio di ribellarsi… e cercare il riscatto che in Italia non c’è mai stato.» (Mario Monicelli)
Gli sguardi dei paesi dell’Europa si sono, finalmente, rivolti verso Est ma qui si sono fermati rimanendo nell’indecisione sul da farsi rispetto a quello che accade al confine tra Polonia e Bielorussia, dove è stato eretto, contro i migranti, un muro di respingimento fatto col filo spinato e presidiato da militari. In questo modo, migliaia di persone vengono lasciate negli stenti ed al freddo (anche 20° sottozero), molti muoiono – letteralmente -, innocenti bambini che non hanno nessuna colpa se non quella di essere nati in un territorio martoriato da guerre desiderate da quello stesso Occidente che ora storce il naso ipocritamente rispetto ai trattati internazionali firmati sui rifugiati.
Una situazione, quella al confine Est europeo, che mette in risalto quanto siano cambiate le regole del vivere sociale dal momento che non esistono più blocchi capaci di alzare la voce e farsi sentire a difesa dei diritti degli ultimi che, quindi, vengono lasciati in balia di una perenne precarietà. Tutto questo è il frutto di quel costume individualistico propinato da uno spregiudicato capitalismo che sfrutta tutto e tutti, diritto alla vita compreso.
Un Occidente che ha chirurgicamente selezionato chi deve entrare nel suo territorio e non importa se chi arriva è un rifugiato politico che scappa dalla guerra o qualcuno che fugge per motivi economici e quindi migra per un tozzo di pane, per un lavoro qualsiasi perché il suo paese è povero, come se le due cose non fossero, troppo spesso, l’una conseguenza dell’altra come avvenuto per secoli in quelle colonie africane, asiatiche… predate da quei “civili” “uomini severi, in doppiopetto, eleganti, che salgono e scendono dagli aeroplani” che avranno pure abiti di seta ma che sono pur sempre “uomini dai volti di cani o di santi, di jene o di aquile” come diceva Pier Paolo Pasolini, perché quelli “sono i padroni”.
“Padroni” che si credono migliori perché sono, al momento, nella condizione di determinare il diritto alla vita di miliardi di persone che vivono nel terrore di perdere tutto ciò che hanno e che viene loro estorto con l’inganno da parte di chi li costringe a vivere una vita di paura facendo anche attuare leggi su misura a proprio favore che vengono redatte da abili ruffiani dei codici. E chi smaschera le vere intenzioni nascoste nei segreti ovattati uffici del dominio, come ha fatto il giornalista Julian Assange, viene ingiustamente incarcerato per aver rivelato al Mondo chi sono “lor signori”.
Quel confine europeo mette bene in risalto la falsa rappresentazione di magnanimità liberale tanto sbandierata dall’élite occidentale che, invece, presenta il suo vero volto fatto di oppressione e negazione di valori importanti come quelli umanitari, e fa vedere quindi chiaramente la contraddizione tra la tanto declamata “apertura” e invece la chiusura a difesa dei propri privilegi.
Opportunismo politico portato avanti da un mainstream che ha fatto la storia a suon di soprusi e i cui membri, anche se vestono in doppio petto (citando sempre Pasolini), “si riuniscono in emicicli solenni, in sedi splendide e severe” e si organizzano per reprimere le libertà servendosi – come descritto nelle cronache di questi giorni – di cellule segrete delle forze speciali (in questo caso statunitensi), ovvero killer, chiamati Talon Anvil che hanno fatto strage anche di civili in Siria pur di mantenere il potere.
Che futuro si vorrebbe insegnare alle nuove generazioni con persone del genere?
Giusto per rammentare: anche Al Capone vestiva in doppio petto e non per questo lo si poteva considerare una persona a modo.
Foto di di Red_Raccoon/18