di MOWA
«I barbari hanno divinizzato le bestie per trarne vantaggio.» [Belluae a barbaris propter beneficium consecratae]
(Marco Tullio Cicerone, De natura deorum)
Crescono osservazioni a livello mondiale, com’è giusto che sia, su quanto accaduto sul versante sanitario e di chi siano le responsabilità per la diffusione del virus Covid, nonostante le resistenze di chi vorrebbe declinarne il protagonismo. Stanno emergendo, nell’imbarazzo generale dell’establishment che aveva (ed ha) fuorviato, depistato e ostinatamente negato l’evidenza, quali siano stati i probabili responsabili della diffusione, mettendoli incontrovertibilmente con le spalle al muro. Strutture militari che, ad oggi, sembrano essere le responsabili dell’implemento della diffusione tramite un determinato cinico calcolo di contagio in parti popolose del globo – compresa quella degli stessi ignari cittadini statunitensi? Le stesse strutture militari che agitano e agevolano (chissà con quali loschi fini) le teorie complottiste di una certa parte politica che svilisce la faticosa ricerca di giornalisti seri che vorrebbero capire da dove, perché e a quali scopi, tutto ciò.
Un paradosso di chi conosce i meccanismi della comunicazione: si screditano, all’opinione pubblica, coloro che fanno indagini serie ed in modo adeguato mentre, dall’altra, si foraggiano prezzolate figure per inquinare il valore delle suddette ricerche.
Tecniche di psicologia spiccia utilizzate da un massocapitalismo che servono, comunque, ad avvalorare la “guerra” commerciale e di dominio sulle persone per averle alleate (consapevoli o inconsapevoli è ininfluente rispetto all’obiettivo) per impossessarsi delle risorse naturali di intere aree geografiche del Mondo.
Una domanda, a fronte di tutto ciò, diviene obbligatoria vista l’inadeguatezza ad affrontare il virus di quegli stessi Stati che si ergono a paladini della democrazia e campioni dei diritti.
Come mai i dati statistici non danno in testa alla classifica nella riduzione dei morti dovuti al contagio da Coronavirus quei paesi massocapitalisti mentre, invece, la popolosa realtà cinese è all’avanguardia in salute pubblica? E, per favore, non si tiri in ballo la scusa che quello è un regime perché sarebbe una risposta da incompetenti… per non dire altro!
Paesi massocapitalisti con i piedi d’argilla tanto da dover ricorrere a mezzucci di basso profilo diplomatico (diciamo criminale) per avere il consenso dell’opinione pubblica mondiale creando situazioni torbide come gli attacchi informatici anche a propri paesi alleati e chiedere l’intervento dei militari della NATO (che ci azzecca poi) o uccidere disserzienti di paesi da colonizzare come i bielorussi accusando direttamente il presidente. Quale politico farebbe uccidere il suo più conosciuto connazionale e avversario sapendo che sono più i lati negativi che positivi di tale sciagurata e criminale azione?
Le verità è molto diversa da quella data in “pasto” all’opinione pubblica e le varie inchieste sia giornalistiche che della magistratura dimostrano l’estrema disinvoltura di alcune strutture che agiscono contra legem nei vari paesi che siano essi alleati o meno. Il potere, d’altronde, espresso da un cinico massocapitalismo non può permettersi di scindere tra buoni e cattivi se ostacolano la propria supremazia e lo abbiamo visto con i loro lacchè alleati che fine hanno fatto quando non sono più serviti alla loro causa come è successo a Saddam Hussein, a Osama bin Laden…
La cosa che fa sorridere, di questo cinico potere, è che più si agitano nella palude in cui si sono immersi, più sprofondano rapidamente tanto da lasciare un pessimo ricordo. Un mito che si è autoesaltato di finta magnanimità costruita, però, sulla sabbia e che, quindi, si dissolve ai primi colpi di vento che arriva, sarcasticamente, dall’Est.
foto di Tito Texidor III