di MOWA
«Nessuno può essere buono a lungo se non c’è richiesta di bontà.»
(Bertolt Brecht)
È di queste ultime ore la decisione della Consulta di bocciare, in quanto incostituzionale, la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori (L. 300/70) contenuta nella legge Fornero del 2012 che prevedeva una diversità di trattamento tra il licenziamento economico e quello per giusta causa.
L’ennesimo smacco, una lunga serie di figuracce dei lacchè del potere (che non perde occasione per sopraffare i più deboli – perché non organizzati) che cercano di vendere la loro merce avariata. Quanto avvenuto nel caso deciso dalla Consulta sull’articolo 18 nei giorni scorsi riaprirà un lungo dibattito nel Paese.
Un dibattito che dovrà mettere in luce i pregi e i difetti di molte parti sociali che non hanno fatto granchè per mobilitare i lavoratori a difesa di uno dei pilastri di equità e buon senso previsti nella Costituzione italiana… Ci si augura solo che questa formula rimanga salda su questi paletti di giustizia sociale e non finisca nel progetto destabilizzante e autoritario del piano massonico della P2 (e P1).
Un piano destabilizzante contro la democrazia che non ha mai cessato di far scorrere il proprio sangue infetto nelle parti sane del paese come avviene nella comunicazione, che ospita, spesso, nei grandi talk show, individui che spargono veleno contro il mondo del lavoro e delle sue parti più sane come i lavoratori. Individui che si vedono spesso, per realizzare questo piano destabilizzante, durante trasmissioni come, ad esempio, «di Martedì», «Omnibus» o «L’aria che tira» sul canale de «la7» oppure alla televisione del servizio pubblico della RAI come «mezz’ora in +», «Le parole della settimana» o «Porta a Porta», e molte altre ancora, per “rintronare” gli ultimi resistenti con la loro cattiva politica.
Un autentico stillicidio di cattiva propaganda mandata in onda con i soldi dei contribuenti che dovrebbe, invece, per decenza, essere risparmiata a fronte anche di chi ha pagato con centinaia di decessi (il più elevato dal secondo dopoguerra) dovuti al Covid per la cattiva amministrazione sanitaria ceduta a quei privati voluti da costoro e che ha provocato ripercussioni con “notevoli effetti sul sistema pensionistico Inps con conseguente cancellazione di numerose pensioni proprio a causa della morte degli anziani.”
Ci si domanda come sia accettabile rinvitare queste persone e mandarle in onda nei vari programmi televisivi come se non fosse successo nulla, come se non fossero corresponsabili di un disastro annunciato e mai bloccato. Si sta parlando di persone che volevano cambiare a vario titolo la Costituzione o articoli della stessa o, più subdolamente, non rispettarla nei principi.
Lanciamo l’appello, a completa tutela dell’apparato informativo, di non invitare più, nel prossimo futuro, queste persone e, qualora fossimo inascoltati (e ciò sarebbe grave), consiglieremo ai telespettatori di cambiare canale ogni qualvolta, costoro, compariranno in televisione perché ci pare veramente troppo continuare a chiamarli nei talk show con i danni che stanno provocando alla Costituzione sociale italiana.
Foto modificata di Nubelson Fernandes