di MOWA
Ilaria Cucchi, un esempio da ammirare e da seguire perché, nonostante, le minacce ricevute intende proseguire nell’azione penale nei confronti di chi ha commesso l’omicidio del fratello Stefano, dimostrando coerenza ed attaccamento alle leggi di questo Stato.
Un attaccamento ideale che dovrebbe essere o, meglio, provenire, innanzitutto, proprio da chi indossa una “divisa” perché ha scelto, volontariamente, di entrare a far parte del mondo delle istituzioni come servitore dello Stato e la cui formazione si conclude con un giuramento di fedeltà e lealtà verso la Costituzione italiana, lo Stato e le sue leggi.
I candidati selezionati dalle Forze dell’Ordine sono entrati a far parte delle Istituzioni repubblicane in periodi diversi ma, spesso, non hanno saputo fare i conti con i propri formatori o superiori gerarchici (come ben spiegato dagli storici) in quanto provenienti da culture totalitarie quali il fascismo e, oggi, pagano, purtroppo, lo scotto di una brutta nomea tra i cittadini perbene.
Qualcosina, ultimamente, sembrava stesse cambiando al proprio interno, infatti i nuovi poliziotti “…«Hanno avuto una formazione di 11 mesi e quest’anno per la prima volta, nel programma che prevede tecniche investigative, diritto, attività fisiche e tirocini, sono state introdotte 60 ore dedicate all’etica del comportamento», spiega il generale Michele Sirimarco” tutto ciò, forse, per modificare qualcosa dopo gli eccessi degli ultimi anni che hanno messo le stesse istituzioni in forte difficoltà verso il mondo intero come nei casi avvenuti per il G8 di Genova, Alessandro Aldrovandi, Giuseppe Uva, Stefano Cucchi (appunto!)…, ma non sufficienti rispetto a coloro i quali si sono già insinuati nelle fila di quelle importanti strutture a tutela dei cittadini.
Infatti, le circostanze efferate citate sopra, come esempi, dovrebbero far riflettere le persone democratiche e perbene di questo Paese in quanto ciò che accadde vedeva sulla scena formazioni politiche (come la Lega) ancora presenti nell’attuale Governo: G8, Governo Berlusconi-II (dall’11 giugno 2001 al 22 aprile 2005); Alessandro Aldrovandi, Governo Berlusconi-III (dal 23 aprile 2005 al 16 maggio 2006); Giuseppe Uva e Stefano Cucchi Governo Berlusconi-IV (dal 7 maggio 2008 al 15 novembre 2011).
Sono presenti, dunque, figure equivoche nelle strutture istituzionali che fanno riferimento a poteri altri da quelli democratici a cui hanno prestato giuramento, come dimostrato nel caso dell’uccisione del poliziotto Antonino D’Agostino
e di molti altri casi come sta emergendo dalle indagini sulla Trattativa Stato-mafia.
Uno Stato nello Stato, come sostenuto da qualcuno, che, in alcuni casi, sono stati ingiustamente “legittimati” da politici in interventi delicati come, ad es., nel caso Moro, ma che nulla avavano (ed hanno) di regolare con i dettati costituzionali.
Formazioni clandestine che hanno fatto, sicuramente, altri adepti e che evocano metodi, specificità, presupposti ben lontani dalle regole democratiche andando, invece, ad inquinare (mestando nel torbido ed in ruoli diversi) il fragile equilibrio del Paese.
Servono persone in divisa “pensanti” e che restino nei paradigmi della Costituzione come dimostrato nel caso conosciuto dello straordinario poliziotto Orlando Amodeo, primo dirigente medico della Ps che ha visto nella sua mission professionale una cosa seria e non un’opportunità per destabilizzare e che fa ben sperare nelle nuove generazioni.