di MOWA
“È uno scandalo, classico comunista con cuore a sinistra e portafogli a destra” (Roberto Fico, presidente della Commissione di Vigilanza Rai)
È ormai un refrain quello di molte incolte persone (inconsapevoli o in malafede?) il voler dare un’accezione negativa al comunismo, come nel caso della boutade sullo scandaloso compenso Rai a Fabio Fazio di Roberto Fico, che, non rendendosene conto, nel fare la comparazione tra destra e comunismo, ha fatto un (involontario) elogio a quest’ultima forma politica.
Sappiamo, anche, che Fico correggerà nel tempo la sua boutade rimanendo un fedele sostenitore dell’artificiale orwelliana neolingua, dove quello che hai detto oggi, ha un senso diverso da ciò che hai detto ieri e da quello che dirai domani. Ma, tant’è, non è riuscito, comunque, nella sua demonizzazione del comunismo.
Infatti, Fico (sempre involontariamente) sostiene che Fazio avrebbe un cuore comunista (cosa non vera perché lo sanno tutti che era un dalemiano di ferro) attribuendo a questa pratica politica una accezione positiva di equità, eguaglianza, giustezza… del mondo e, invece, alla destra la visione liberal-commerciale e, “supponiamo”, volesse anche dire (del rapporto ineguale tra capitale e lavoro), fonte di guai che provoca la inevitabile conseguenza (per dirla con Marx) del “l’origine criminale dell’accumulazione capitalistica”.
Quindi, Fico, nonostante i suoi vantaggiosi guadagni (rispetto a molti italiani) vorrebbe farci credere che è, come noi, propenso ad un mondo fatto di eguali, dove le diseguaglianze sono il prodotto culturale (diventate leggi) di una élite sulla maggioranza della popolazione.
Fico dovrebbe dirci allora cosa pensa dell’élite (“proprietari”?) del movimento di cui fa parte.
Tutto regolare o questo refrain vale solo per alcuni?
Fico non adduca, però, come scusa che la Rai è un soggetto pubblico contrariamente al suo MoVimento 5 Stelle (legittimato dalla Costituzione artt. 18, 49…) perché anche quest’ultimo produce politiche, e siede in Parlamento, con ricadute su tutti gli italiani…
Quindi, cosa dovrebbero dire gli italiani delle varie decisioni, scelte, votazioni fatte dal suo “MoVimento” (come degli altri) che hanno ricadute sulla collettività? Non è anche il MoVimento un soggetto pubblico?
Da Fico saremmo curiosi di sapere, anche, se condivide le posizioni espresse su the Guardian da Beppe Grillo che si definiva un “populista” e “rivoluzionario conservatore”.
Perché se fosse ancora valida la “cosa” espressa da lui su Fabio Fazio (a meno che siamo già nel capovolgimento della neolingua orwelliana), in cui dava una accezione negativissima alla destra, forse dovrebbe esprimere lo stesso giudizio su uno dei suoi guru. Non crede?
… E, per favore, lasciate definire il comunismo ai comunisti in quanto unica garanzia di diritti e di autentica libertà degli esseri umani e difesa dalle fandonie della borghesia e dei suoi tirapiedi.