Domenica 13 marzo dalle 10,30 alle 12,30 si è svolto un presidio presso la discarica della Grillaia. Sita nel Comune di Chianni (Pi) la discarica è stata operativa dal 1992 fino al 1998, quando è stata chiusa a seguito delle proteste degli abitanti e per una serie di problemi di tenuta strutturale, mai risolti nel corso di tutti questi anni dalla proprietà privata.
La Regione Toscana, a maggioranza PD, ha avuto la bella pensata di autorizzare “una bonifica con l’amianto” come ha sintetizzato uno degli intervenuti di fronte ai 150 manifestanti, allietati anche da musicisti, cantanti e poeti. La delibera regionale 629/2020 ha, infatti, autorizzato un ulteriore conferimento in discarica di 270mila metri cubi di amianto.
A questa prospettiva si oppone il coordinamento “Valdera avvelenata” che riunisce forze sindacali, politiche, coordinamenti di cittadini, ambientalismo e associazionismo, preoccupati sia per l’impatto sulla salute delle persone, dovuto al conferimento di amianto in una discarica cha ha già avuto tanti problemi di tenuta e di malagestione. E preoccupati anche per la contaminazione di un territorio bellissimo, con dolci colline coltivate a grano, ulivi e vigneti, molti in modo biologico, che vive di agricoltura e turismo sostenibile, che verrebbe attraversato da migliaia di grossi camion su strade di piccola portata.
La nostra lotta sta facendo emergere contraddizioni anche in seno al PD: proprio il 12 marzo, il giorno prima della manifestazione, la direzione provinciale pisana del PD ha prodotto un lungo documento in cui richiama la necessità di un piano regionale dei rifiuti aggiornato, e afferma un “secco no” a nuove discariche.
“Salvo – aggiunge il documento – ridefinire gli spazi all’interno dei perimetri già esistenti per eventuali completamenti o messe in sicurezza dell’impianto stesso”.
Cioè, in futuro no a nuove discariche, ma andiamo pure avanti a scaricare porcherie nella Grillaia fino al 2060.
La proposta di Valdera avvelenata è di non sotterrare più l’amianto in discarica, né alla Grillaia né altrove, perché è solo un modo subdolo per scaricare il problema del “killer silenzioso” sulle future generazioni, ma si utilizzino soluzioni tecnologicamente più avanzate per la sua inertizzazione.
Lo staff di iskrae.eu e Sezioni Comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I.
Aderiscono a Valdera avvelenata:
Sindacato Generale di Base (SGB), Associazione La Rossa – Lari, Rifondazione comunista, Potere al popolo, Gruppo Zero, Assemblea Permanente No Keu, Anpi Volterra, Circolo Arci il Botteghino (Pontedera), Circolo Arci LAri, La Svolta in Comune LAri, Legambiente Valdera, Sezioni Comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I., Unione Inquilini zona cuoio.
“No a nuove discariche”, parla il Pd pisano