DANILO TOSARELLI – MILANO
Provo rabbia ed amarezza, perchè questa Giunta mi appare sempre più una Corte, priva di autorevolezza.
Il Consiglio Comunale sembra svuotato delle sue prerogative, sempre meno organo istituzionale rappresentativo.
Conta, decide, impone le sue scelte il Sindaco Sala, che ormai da tempo, mi piace definire “l’Imperatore di Milano”.
Tutto ciò mi appare davvero insopportabile e più passa il tempo, più aumenta la mia inquietudine. Ne ho motivo.
Non ho mai amato il Sindaco Sala. Non l’ho mai votato e continua a non piacermi. Ma c’è un perchè e voglio spiegare.
Ricordo, quando Sala venne eletto Sindaco di Milano per la prima volta il 21 giugno 2016. Voglio proprio iniziare da qui.
Mi soffermo sulla prima elezione di Sala, perchè quella successiva del 2021, appariva scontata sin dall’inizio e così fu.
Il candidato presentato dal centrodestra era pressoché uno sconosciuto. Luca Bernardo, medico pediatra. Un figurante.
Non a caso Sala viene rieletto per il secondo mandato, senza ballottaggio, con il 57,53% dei votanti.
Ma voglio tornare, come promesso, alle elezioni del 2016. Quelle importanti, quelle che ci rivelano chi è Beppe Sala.
Sala vinse quelle elezioni, grazie anche all’appoggio di Comunione e Liberazione e della Compagnia delle Opere.
Formigoni, in una intervista rilasciata alla Stampa il 10 novembre 2015 dichiarò testualmente quanto segue.
“Beppe Sala fu scelto dalla Moratti. Anzi da Bruno Ermolli. Ed io come Governatore della Lombardia, ne avallai la nomina di Amministratore Delegato di Expo. Il suo nome non può che destare sentimenti positivi in noi.”
In un’intervista rilasciata all’emittente radiofonica Radio Popolare il 8 dicembre 2015, ecco l’ex PCI Massimo Ferlini.
Ferlini era in quel momento il vicepresidente nazionale della Compagnia delle Opere. Una figura di spicco, dunque.
In quel momento, il Presidente del Consiglio era Matteo Renzi che aveva manifestato a Sala simpatia e forte consenso.
Ecco quanto dichiarò Ferlini a RP: ” Vedo in Renzi una prospettiva politica interessante. Se Sala si candida io lo voto.”
Ferlini non farà mancare la sua presenza ed il suo appoggio a molte iniziative elettorali a sostegno di “Sala Sindaco”.
Seguiranno poi dichiarazioni di voto da parte di Piero Bassetti, Marco Vitale e Marco Tronchetti Provera. Cercate chi sono.
Sala ebbe da subito anche il sostegno ufficiale di ben 7 Assessori su 12 della vecchia giunta Pisapia. Alcuni nomi assai noti.
Daniela Benelli, Cristina Tajani, Marco Granelli, Franco D’Alfonso, Pierfrancesco Maran, Chiara Bisconti e Carmela Rozza.
Sala resterà Commissario Straordinario di Expo, di fatto sino al giorno prima della sua elezione. Molte furono le polemiche.
Molti sostennero la sua ineleggibilità per conflitto di interessi, ma quando sono in campo i poteri forti.. Beppe Sala proseguì.
Grazie ad Expo, Sala ebbe una notevole esposizione mediatica con una forte celebrazione della sua immagine. Questo è.
Si dice, che Sala spese 50 milioni di euro in comunicazione. Stiamo parlando di soldi pubblici distribuiti con quote diverse.
Corriere della Sera, Repubblica, RAI, ANSA, Sole 24 ore, Il Foglio che allora era diretto da Giuliano Ferrara ed altri ancora.
Aggiungo artisti, Fondazioni, aziende che contribuirono a tenere vivo l’interesse su Expo ed il suo Amministratore Delegato.
Riporto con più precisione le relative cifre, in un mio articolo pubblicato il 18 gennaio 2016 proprio su iskrae.eu. Già sul pezzo.
Vi ho riportato un pò di memoria storica, che è indispensabile per conoscere e valutare meglio le gesta del nostro Sindaco.
Non vi parlerò delle sue vicende giudiziarie, dell’area B e C, delle sue infatuazioni politiche e del tanto che è successo.
Mi piacerebbe parlare del suo rapporto con i lavoratori del Comune, della città smoke free, della Milano a 15 minuti e altro.
Ma mi limiterò ad esaminare la questione della “Legge Salva Milano” e il tema assai sentito che riguarda lo stadio di San Siro.
Sono emblematici per definire le qualità personali, politiche ed istituzionali di Beppe Sala. Non a caso “Imperatore di Milano”.
Si è comportato da sovrano, anche quando l’Assessore alla Casa Pierfrancesco Maran è diventato Parlamentare Europeo.
Andava sostituito e Beppe Sala ha scelto Guido Bardelli. Avvocato con grande esperienza in ambito urbanistica ed edilizia.
A conferma di quanto detto poco sopra, il Bardelli è l’ex Presidente della Compagnia delle Opere. E’ una lobby potentissima.
A fronte di evidenti malumori in una parte del PD milanese, Sala ha preteso rispetto per le sue scelte. Più chiaro di così..
“Il Sindaco sceglie gli Assessori. I partiti possono esprimere la loro fiducia nei confronti del Sindaco..” Sala decide e impone.
LEGGE SALVA MILANO
Voglio rifarmi all’articolo apparso sul “Fatto Quotidiano” il 22 dicembre 2024 e firmato da Gianni Barbacetto. Fa chiarezza.
Voglio ricordare che Barbacetto è stato querelato nel giugno 2024 dal Comune di Milano per le sue critiche su questa legge.
Critiche riguardanti le attività del Comune in campo urbanistico ed anche le relative inchieste aperte dalla Procura di Milano.
E’ stato querelato Barbacetto e non il giornale che ha pubblicato. Posso dire che considero pericolose le finalità adottate?
Sala ha fatto delle dichiarazioni in un’intervista al “Foglio”, che meritano tutta la nostra attenzione. Segue relativo commento.
1) “Milano non ha bisogno di essere salvata, ma necessita di un ambito normativo chiaro che oggi non c’è”.
La Corte di Cassazione ed il Consiglio di Stato hanno già chiarito che non può essere considerata “ristrutturazione” una nuova costruzione senza alcuna continuità con l’edificio precedente. Non si può edificare una torre al posto di una autorimessa.
Le circolari comunali, prassi del “rito ambrosiano” non sono fonti di diritto.
2) “Le ristrutturazioni sono realizzate senza volumi diversi da quelli preesistenti e la superficie abitabile rimane la stessa”.
Falso, perchè è stata cambiata la destinazione d’uso. Da industriale o artigianale a residenziale. Cambiano i volumi e cambia anche la superficie abitabile.
3) “Il Comune di Milano ha attuato una politica urbanistica diretta a limitare il consumo del suolo non edificato ed il recupero degli edifici degradati esistenti”.
Falso. Si è cementificato ogni spazio. Si è costruito nei cortili e persino piccoli laboratori sono stati trasformati in edifici residenziali. I dati ISPRA del dicembre 2024 smentiscono clamorosamente Sala. E’ aumentato eccome, il consumo di suolo.
4) “Il Giudice amministrativo non ha mai censurato la prassi interpretativa e applicativa seguita dal Comune di Milano”.
Falso. Il TAR l’ha censurata nell’agosto 2024 richiamando sentenze precedenti del 18/5/20 e del Consiglio di Stato del 22/6/21.
5) “Se non lo si autorizzasse, lo sviluppatore comprerebbe un’altra area e andrebbe a costruire altrove”.
Che strana idea di città, caro Sindaco Sala. Così gli operatori possono fare quello che vogliono e dove vogliono.
E il rispetto per i diritti dei cittadini?
6) “Le inchieste della Procura hanno provocato una drastica riduzione degli introiti per il Comune. 140 milioni di euro nel 2024″.
E’ incredibile. Il Sindaco Sala colpevolizza la Procura per aver aperto fascicoli giudiziari ed inchieste. C’è obbligo di procedere.
Avrebbe potuto la Procura eludere gli esposti di cittadini che hanno visto tirar su un grattacielo nel cortile di casa?
E’ il “rito ambrosiano” ad aver fatto perdere soldi. Solo per gli oneri di urbanizzazione, Milano non ha incassato 1,5 miliardi.
Inutile dire che questa “Legge Salva Milano” è indigeribile e pericolosa. E avrà una valenza nazionale. Un vero disastro.
E’ già stata approvata alla Camera con commistione centrodestra e PD e presto dovrà essere esaminata dal Senato.
All’interno del PD vi sono lacerazioni e dubbi. Sala ha già dichiarato che se il PD non la voterà in Senato, lui darà le dimissioni.
Si tratterebbe di approvare un maxi condono che sgraverebbe il Sindaco Sala da ogni sua eventuale responsabilità. Facile così.
E’ accettabile un simile ricatto? Può un partito come il PD farsi condizionare a tal punto da dover ubbidire ai suoi diktat?
Un’altra conferma di quanto si consideri “l’Imperatore di Milano”. Sala non ammette errori, tanto meno accetta di perdere.
STADIO DI SAN SIRO
Ormai una telenovela iniziata già da alcuni anni e che continua a richiedere tempo, perchè è difficile far quadrare il cerchio.
Inter e Milan hanno espresso da tempo, la loro volontà di costruire il loro stadio da un’altra parte. Si dicono costretti, perché..
La Sovrintendenza non concede l’abbattimento dello stadio Meazza. Meno male. Posso dire che sarebbe un insulto?
Decine di associazioni, migliaia di cittadini propongono di continuare ad utilizzarlo, magari con qualche miglioria. Condivido.
Questo è lo stato dell’arte, con un dibattito che è rimasto acceso. Ma nel frattempo ci sono state delle novità. Ve le riassumo.
Il 4 novembre 2024 Milan ed Inter hanno presentato a Palazzo Marino una manifestazione d’interesse.
Sono interessate all’acquisizione dello Stadio Meazza e delle aree adiacenti per costruirvi un nuovo impianto.
Va definito il documento di fattibilità incluso il quadro economico dell’operazione. Ecco. Un nuovo stadio in fianco al vecchio.
Il giorno stesso, lunedì 4 novembre, il Sindaco Sala ha convocato una conferenza stampa. Voleva vendere subito la primizia.
Ma come, non sarebbe stato più corretto informare prima il Consiglio Comunale? No, Sala ha deciso di esaltare solo se stesso.
Giustamente, alcuni consiglieri della minoranza hanno protestato facendo saltare l’appuntamento con i giornalisti.
A loro dire, sono 2 anni che chiedono un Consiglio Comunale straordinario e adesso Sala vuole decidere tutto da solo?
Ma anche la maggioranza che sostiene il Sindaco, ha criticato fortemente questa scelta di voler decidere in totale autonomia.
“Il futuro di San Siro non è un fatto privatistico tra lui, le squadre, la stampa. Esiste un Consiglio Comunale.” Inaccettabile.
Voi pensate che Beppe Sala abbia sentito il dovere di scusarsi per questo grave sgarbo istituzionale? Non ne ho notizia e voi?
Credo di poter affermare, che anche questo comportamento giunge a conferma delle qualità morali e politiche di Beppe Sala.
Ma il Sindaco Beppe Sala è davvero diventato l’Imperatore di Milano?
Foto di Alex Shuper