Siamo in dirittura d’arrivo per il nuovo anno, che è ormai alle porte. Si ritoccano gli ultimi preparativi e si mandano gli sms o le mail ai conoscenti che non sono vicini per un buon inizio 2018.
Siamo, anche, in countdown per avere nuovi rappresentanti in Parlamento che avverrà il prossimo 4 marzo. Ed è per quest’ultimo motivo che facciamo un appello ai futuri e imbrogliati elettori (visto che non andranno a votare secondo i criteri stabiliti dalla Corte costituzionale ma con un ulteriore raggiro), di tenere a mente alcune delle figure nei filmati fatti dalla trasmissione de le Iene dal titolo significativo L’Italia ha le mani sporche di sangue che tratta delle produzioni di bombe inviate nello Yemen. Ministri che giurano fedeltà alla Costituzione e, poi, la disattendono per non dire di essere spergiuri.
Troverete in alcune di queste riprese (e, sicuramente, con vostro stupore), di goffe, stizzite e contradditorie risposte di ministri che sono tutt’ora in carica e la stampa compiacente le ha osannate al pubblico come persone pacate e cordiali quando, invece, hanno un armadio pieno di scheletri. E, purtroppo, di quelli veri.
Siamo un paese con serie difficoltà di ripristino della democrazia e del diritto così come l’avevamo conosciuta se non ci si raccoglie intorno al buon senso e far cessare questo girone che riporta sempre all’inizio, come nel gioco dell’oca, facendo fare la figura degli imbecilli che pensavano di aver trovato la soluzione con questi altri “nuovi soggetti” quando invece… Ma, d’altronde, come possono essere credibili partiti o movimenti che si scopiazzano il programma l’un l’altro? Ipotesi questa che fa desumere, però, dove sono depositate le origini, il ceppo madre, e, quindi, molto lontano dalle vere esigenze delle persone in carne ed ossa. Infatti, nessuno ha preteso con forza (e a 360°) le elezioni con il sistema del proporzionale puro.
Il giudice Giovanni Falcone, in un interrogatorio risalente al 1980 a Frank Paulo Coppola alias «Tre dita» fece dire una cosa straordinaria di cosa sia l’essenza politica se non la si controlla capillarmente con aspetti valoriali significativi:
“Signor Coppola, che cosa è la mafia? Il vecchio, che non è nato ieri, ci pensa su e poi ribatte: ‘Signor giudice, tre magistrati vorrebbero oggi diventare procuratore della Repubblica. Uno è intelligentissimo, il secondo gode dell’appoggio dei partiti di governo, il terzo è un cretino, ma proprio lui otterrà il posto. Questa è la mafia’.”
Le Sezioni comuniste Gramsci-Berlinguer per la ricostruzione del P.C.I. sostengono da tempo la necessità di riprodurre, nel sistema Paese, una maggiore e seria radicalità democratica contro i cialtroni che imperversano nell’agone politico, che continuano a cambiare schieramento politico (come si fa con la biancheria intima), quando, invece, bisogna pretendere più onestà e dare consistenza alle parole.
MOWA