di Daniele Furlan
Il 22 Gennaio del 1891, ad Ales, in Sardegna, nasceva Antonio Gramsci. Moriva il 27 aprile 1937, imprigionato, torturato dai fascisti, ma rimasto sempre UN “UOMO LIBERO”.
“Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza”.
Questo suo appello è sempre stato validissimo ed attuale, ma purtroppo, a parte la nota magnifica eccezione, costantemente ignorato e disatteso… la situazione attuale né è la prova più evidente.
Un grande uomo PENSANTE, colpa gravissima per il regime fascista.
Fondatore del Partito Comunista d’Italia, costretto dal regime fascista alla clandestinità, nel 1926 fu arrestato dalla polizia fascista. Di pericolosissimo questo uomo mingherlino, miope e malaticcio aveva la testa, le sue idee, che però i fascisti credevano facilmente sopprimibili.
“Noi dobbiamo impedire a questo cervello di pensare per almeno 20 anni. Ecco tutto” questa la motivazione: Uccidere i suoi pensieri. Per questo fu imprigionato, torturato, confinato…
Non ci riuscirono,
Nessuna sbarra, nessuna tortura gli impedì di pensare: le scrisse anche le sue idee, nei suoi “Quaderni del carcere”, appunti pieni di riflessioni politiche, sociali, letteratura, filosofia, idee preludio di azioni.
Migliaia di pagine, testimonianza ed esempi di quella che doveva essere un rinnovamento di cultura, non solo italiana post-fascista ma anche internazionale…
Morì rifiutando sdegnosamente ogni promessa di grazia in cambio del disconoscimento delle sue idee, restando sempre un uomo libero.
“Non voglio fare né il martire né l’eroe, credo di essere semplicemente un uomo medio che ha le sue convinzioni profonde e che non baratta per niente al mondo”. Così scriveva nelle sue lettere dal carcere.
Ha lasciato a tutti noi, al mondo, all’Italia una meravigliosa grandissima eredità intellettuale, ma l’Italietta insipiente, miserabile, meschina e fascista nel DNA, dopo aver finto di farne buon uso, l’ha cestinata.
22 gennaio 2025