Se fosse confermata questa ipotesi si può sostenere (ancora una volta) che le forze reazionarie si mettono a disposizione del capitale nazionalistico ma, pur sempre, contro gli interessi degli oppressi… i lavoratori.
In Russia, checche se ne dica, non ci si sono al governo gli oppressi ma bensì una schiera di capitalisti che dei primi ne hanno fatto uso e consumo per i loro interessi. Nonostante ciò, non si può sostenere che la Russia non sia sotto scacco dall’imperialismo (USA in primis) e che per evitare ciò si ingegni ad usare tutti i mezzi per contrastarlo.
Politica perdente che porterà la Russia, invece, pian piano, ad infilarsi in un tunnel senza uscite come quello di “utilizzare” forze rossobrune (nazi-fascisti) dell’organizzazione “Millennium“.
La storia, infatti, insegna che i reazionari non sono stata una soluzione per gli oppressi. Anzi…
L’unica strada percorribile per la popolazione russa (anche se apparentemente ai più scettici inverosimile) è quella di riproporre un modello economico-politico socialista che sappia riunificare un blocco sociale coeso contro l’imminente guerra di posizione messa in atto dalla NATO e per volere imperialista.
MOWA
La milizia popolare del Donbass sarà arricchita dei volontari provenienti dall’Italia, ha dichiarato il governatore del popolo della regione di Donetsk Pavel Gubarev sulla sua pagina di Facebook.
“A Donetsk sono giunti i rappresentanti dell’organizzazione italiana “Millennium” che hanno espresso la loro volontà di sostenere la resistenza popolare contro la giunta di Kiev”, ha scritto Gubarev.
Secondo le sue parole, i volontari arrivati dall’Italia saranno a disposizione del comandante supremo delle forze armate della Repubblica popolare di Donetsk.
Inoltre, gli italiani parteciperanno alla formazione di aiuti umanitari per i cittadini del Donbass.