Tutto cominciò con la sottovalutazione dei primi atti che segnalavano un malessere e la risposta dell’autoritarismo: ci fu l’esclusione dei politici anziani e si usarono i giovani per fare scorribande criminali nel Paese, ci si accanì contro i giornalisti che non erano allineati con le decisioni del capo, infine fu la volta degli artisti che cantavano fuori dal coro e non osannavano le lodi del “leader“. Tutto condito con la violenza contro gli operai o le loro organizzazioni sindacali che vennero private di forza istituzionale.
Così iniziò la crociata del tiranno che portò l’Italia ad un ventennio di soprusi e di guerre coloniali.
Troppe coincidenze con il passato… persino con l’età d’insediamento al Governo.
Noi stiamo con Fiorella Mannoia.
MOWA
Niente concertone per Fiorella Mannoia: ”Ho un’idea su chi non mi vuole…”
Niente concertone di Roma per Fiorella Mannoia. La cantante non salirà sul palco del Circo Massimo per l’appuntamento di fine anno organizzato in extremis nella capitale grazie all’intervento di alcuni sponsor. Concerto che sarà aperto da Edoardo Bennato e che vedrà la partecipazione dei Negramaro con dj set finale. L’annuncio, con una nota polemica sullo sfondo, arriva dalla stessa cantante via Facebook. ”Voglio avvertire tutti che il concerto di Capodanno a Roma è saltato. Non chiedetemi perché, non lo so…..anche se..un’idea ce l’ho. Approfitto per augurarvi una notte serena. Buon Natale!”, scrive in un post, datato 24 dicembre.
Davanti ai fan che lanciano l’ipotesi di una contrarietà del Vaticano alla sua presenza, Mannoia nega lasciando intendere che sono altri a non volerla su quel palco. ”Non è il Vaticano che non mi vuole”, scrive secca la cantante, preferendo non aggiungere altro. A fare il nome, però, ci pensano i suoi sostenitori. ”È Renzi che non la vuole – sintetizza Daniela – al papa non je ne puo’ fregare di meno !!! A quell’ ora dorme”.
26/12/2015